Come trovare i 10 centesimi che valgono oltre 1.000 euro. La moneta italiana da 10 centesimi di lira ha fatto la sua prima apparizione nel 1862. E’ stata coniata fino al 1943. La prima moneta da 10 centesimi è stata coniata nel 1862 sotto re Vittorio Emanuele II. Con un diametro di 30 mm ed un bordo liscio questa moneta era di rame 960.
Sotto il Vittorio Emanuele III si coniarono tre differenti tipologie di monete da 10 centesimi, tutte alla zecca romana. La moneta da 10 centesimi che oggi vale oltre 1.000 euro è del 1919. E’ in rame 950, ha un diametro di 22,5 mm e un peso di 5,4 grammi. Opera dello scultore Brozzi sul dritto porta il profilo del re rivolto verso sinistra e la legenda «Vittorio Emanuele III Re d’Italia». Nel retro porta un’ape posata su un fiore, l’anno, il valore e la lettera R.
La moneta da 10 centesimi del 1919 se Fior di conio, ovvero non presenta segni di circolazione, ma solo limitati segni di contatto con altre monete dovuti al processo produttivo, oggi vale circa 1.100 euro. E’ infatti una moneta molto rara. Se questa stessa moneta è del tipo SPL vale circa 500 euro e se BB il suo valore scende a 160 euro.
Sono state 986.000 le monete da 10 centesimi coniate nel 1919. Forse anche per questo oggi questa moneta vale così tanto. L’anno dopo nel 1920 di monete da 10 centesimi ne sono state coniate ben 37.995.000. Un fatto che oggi porta la moneta da 10 centesimi del 1920 ad essere quotata, se FDC, appena 100 euro. Su questa stessa quotazione si trovano un po’ tutte le monete da 10 centesimi coniate fra il 1920 e il 1927.
I 10 centesimi che valgono oltre 1.000 euro
Fa eccezione la moneta da 10 centesimi del 1921 che oggi è una moneta rara tanto che se FDC vale circa 300 euro. Altra eccezione anche per la moneta da 10 centesimi del 1932 e del 1936 che valgono se FDC anche loro intorno ai 400 euro.