Un eccezionale fungo di ferla del peso di 2 chili e 213 grammi è stato trovato domenica nelle campagne di Scillato. A trovarlo il signor Fabrizio Vinci che ci ha mandato alcune foto. Il nome scientifico di questo fungo è «Pleurotus eryngii». E’ un fungo commestibile molto ricercato ed apprezzato. Questa specie era nota fin dall’antichità. Si trova in quantità anche sulle colline del centro Sicilia, tra le province di Caltanissetta, Enna e Palermo. È un fungo che fruttifica dalla primavera all’autunno sulle radici morte delle ombrellifere o del cardo. Ecco le dieci regole per mangiare il fungo senza problemi.
- Non fidarsi di presunti “esperti” e far controllare tutti i funghi raccolti solo dagli Ispettori Micologi delle ASL.
- Consumare quantità moderate di funghi
- Non somministrare ai bambini e non ingerire funghi in gravidanza.
- Non devono mangiare funghi neanche le persone che presentano intolleranza a particolari farmaci o persone affette da particolari patologie.
- Tutti i funghi vanno mangiati ben cotti, da crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura velenosi (molti funghi tossici diventano commestibili dopo adeguata cottura) e masticarli correttamente
- Consumare funghi solo in perfetto stato di conservazione (i funghi vanno raccolti interi e non in stato d’alterazione, vale a dire ammuffiti, fradici, etc.)
- Sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi
- Non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e coltivati (in quest’ultimo caso per il rischio di inquinamento da pesticidi)
- Non regalare i funghi raccolti, se non controllati da un micologo professionista. Allo stesso tempo non comprate funghi dai banchetti improvvisati che trovate per strada.
- Attenzione ai funghi conservati sottolio, vi si può sviluppare la tossina botulinica.
Sotto, dopo la pubblicità, il grande fungo di Ferla trovato dal signor Fabrizio Vinci.