Non tutti sanno che ci sono dei frutti, che fanno bene alla salute, anche fra quelli tropicali che molte volte vengono coltivati in Italia. Fra questi il mango è sicuramente un frutto che apporta tanti benefici alla salute. E’ un’ottima fonte di vitamine e fibre. E’ in grado di combattere grasso e obesità. Aiuta l’intestino in caso di costipazione. Rallenta in alcuni casi l’avanzamento dei tumori. Il segreto del mango è il «lupeol». E’ un antiossidante che possiede capacità antinfiammatorie e antitumorali. Il mango aiuta anche a dimagrire. Basta pensare che un frutto di medie dimensioni apporta sole 100 calorie insieme ad un senso di pienezza molto elevato.
Come mangiare il mango per abbassare la glicemia? Bisogna mangiare il mando con regolarità. Secondo una studio pubblicato sulla rivista Nutrition and Metabolic Insights, infatti, mangiare con regolarità il mango aiuta le persone in sovrappeso e obese a combattere l’insorgere di problemi diabetici. Il mango sarebbe in grado di abbassare la concentrazione di zuccheri nel sangue. Questo frutto, infatti, contiene molti composti bioattivi, tra cui la mangiferina che è un antiossidante con effetti benefici proprio sulla glicemia. Questo frutto è anche ricco di fibre che possono limitare l’assorbimento del glucosio nel sangue. Ecco perché il mango può aiutare ad abbassare la glicemia.
Come mangiare il mango per abbassare la glicemia? Chi ha il diabete e vuole includere il mango nella propria dieta può utilizzare diverse strategie per ridurre la probabilità che aumenti i livelli di zucchero nel sangue. Il modo migliore è di evitare di mangiare troppo mango in una volta. I carboidrati di qualsiasi alimento, compreso il mango, possono aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Una singola porzione di carboidrati, da qualsiasi alimento, è considerata intorno ai 15 grammi. Dato che 1/2 di mango a fette, circa 80 grammi, fornisce circa 12,5 grammi di carboidrati significa che una porzione di mango è poco meno di una porzione di carboidrati.
Il nostro consiglio, quindi, è di iniziare con mezza tazza di mango per vedere come risponde la propria glicemia. A partire dalla mezza, a questo punto, si può regolare la dimensione della porzione e la frequenza fino a trovare la quantità che funziona meglio per ogni persona. A questo bisogna aggiungere un’altra cosa. Le fibre, le proteine possono aiutare a ridurre al minimo i picchi di zucchero nel sangue. Il mango contiene naturalmente fibre ma non è particolarmente ricco di proteine. Se si aggiunge una fonte proteica si può avere un aumento inferiore della glicemia rispetto a quella che si ha mangiando questo frutto da solo. Il mango, per uno spuntino più equilibrato, si può a questo punto abbinare ad un uovo sodo oppure un pezzo di formaggio o una manciata di noci.