“Oltre al Pnrr da 191,5 miliardi e al Piano complementare da 30,6 miliardi sono stati stanziati, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche”.
“È poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzate nell’ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi. Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro”. A tali risorse, si aggiungono poi quelle “rese disponibili dal programma REACT-EU che vengono spese negli anni 2021-2023. Fondi per ulteriori 13 miliardi”, ha spiegato Draghi. “Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro”.
Quanto alla suddivisione per tematiche, il premier snocciola qualche percentuale: “Se si tiene conto solo di Rrf e del Fondo Complementare, la quota dei progetti verdi è pari al 40% del totale. Quella dei progetti digitali il 27%, come indicato dalle regole che abbiamo deciso in Europa”.
Inoltre, “il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40%”.