5 pericoli della pasta per la glicemia: ecco i più rischiosi

Non tutti sanno che la pasta ha un indice glicemico alto. Per quella di semola è 77 che scende a 49 per gli spaghetti. Non sempre, quindi, la pasta tiene sotto controllo la glicemia. Come sostiene il sito www.diabete.com sarebbe utile usare farine integrali di buona qualità. Bisogna fare attenzione alla quantità. Attenzione, quindi, a questi pericoli che si possono nascondere anche nella pasta: carboidrati, magnesio, potassio, calorie e niacina.

Carboidrati. Un etto di pasta contiene circa 79 grammi di carboidrati. Di questi solo 4 sono semplici. Come sostiene il sito www.diabete.it i carboidrati sono i principali responsabili dell’aumento della glicemia dopo i pasti. Il diabetico dovrebbe puntare sui carboidrati a lento rilascio. Mantengono il glucosio più stabile. Bisogna puntare anche su porzioni più piccole. Hanno un effetto minore sui livelli di glucosio nel sangue rispetto ai pasti più grandi.

Magnesio. Nella pasta si trova il magnesio. In cento grammi se ne trovano circa 51 milligrammi. I valori di assunzione consigliati sono pari a 250-350 mg al giorno. Diversi studi hanno evidenziato che l’assunzione di cibi ricchi di magnesio aiuta a prevenire l’insorgenza del diabete. Attenzione perché i sintomi dell’eccesso di magnesio sono simili a quelli della carenza. Nausea, diarrea, cambiamenti d’umore e perdita d’appetito, affaticamento, astenia e pressione bassa.

Potassio. In 100 grammi di pasta si trovano 192 milligrammi di potassio. Per un adulto si considera adeguato un apporto di 2.000 mg di potassio al giorno. Il potassio contribuisce a regolare la frequenza cardiaca. Il potassio, però, influenza la secrezione dell’insulina delle β-cellule pancreatiche. Un basso contenuto di potassio provoca vomito, diarrea. Può causare anche debolezza muscolare, crampi, spasmi o addirittura la paralisi ma anche alterazioni del ritmo cardiaco.

Calorie. Cento grammi di pasta apporta 353 calorie. Per tenere sotto controllo la glicemia non bisogna eccedere nell’assumere calorie. Non si dovrebbero superare le 1000 kcal al giorno e associare tutto ad una buona attività fisica. Quando si assumono più calorie di quante se ne consumano, il nostro organismo accumula grassi. Vengono immagazzinati come riserva energetica. È in questo modo quindi che s’ingrassa e si cresce di volume e peso.

Niacina. In cento grammi di pasta si trovano circa 3 milligrammi di niacina. E’ la vitamina che regola anche la glicemia. La Niacina è una delle forme di Vitamina B3. In passato era diffusa la malattia da carenza di vitamina B3. Era caratterizzata da diarrea, dermatite, demenza e decesso quando non curata in tempo. Oggi i sintomi più comuni per la carenza di Vitamina B3 sono debolezza, anemia e dermatiti.

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