Gratteri celebra oggi “U Juovi di Mastri”: un inno alla memoria collettiva

Si rinnova oggi, tra suggestione e memoria, l’antica tradizione de “U Juovi di Mastri”, evento di straordinaria risonanza storica e culturale che accende il cuore del borgo madonita con suoni, colori e gesti che affondano le radici in un passato remoto e fiero. Un appuntamento che non è soltanto folklore, ma rito vivo e condiviso, ponte simbolico tra la sapienza degli avi e la sensibilità delle nuove generazioni.

Fin dalle prime luci dell’alba, Gratteri è stata attraversata da un palpito antico: il primo corteo, di Venti Tammurinara, ha preso vita lungo le strade più antiche del paese, animato dal ritmo cadenzato di tamburi e rullanti che guidano i partecipanti in un suggestivo itinerario di rievocazione.

Il momento più atteso della mattinata si terrà a mezzogiorno in punto, quando Corso Umberto I sarà teatro della tradizionale “Tuccata di lupi”: un rito sonoro di grande impatto, memoria viva delle antiche tecniche di caccia praticate nei boschi che circondano il paese. In particolare, si rievoca l’uso dei tamburi, un tempo strumento di disorientamento per i lupi del vicino bosco di San Giorgio, oggi simbolo di un dialogo ritrovato tra l’uomo e la natura.

Nel pomeriggio, alle ore 16:00, la seconda sfilata arricchirà ulteriormente l’atmosfera festiva, offrendo una nuova occasione di immersione nei ritmi e nei simbolismi dell’evento. A chiudere la giornata, alle ore 18:00, sarà l’attesissima esibizione degli Sbandieratori Città di Caccamo, con le loro coreografie acrobatiche e il vibrante sventolio di vessilli che tingeranno l’aria di festa e solennità.

Il significato profondo di una tradizione viva

U Juovi di Mastri non è una semplice rievocazione: è la celebrazione di un’identità collettiva, l’affermazione fiera di una cultura che ha saputo resistere al tempo, rinnovandosi attraverso il linguaggio universale del rito. L’eco dei tamburi diviene così narrazione condivisa, richiamo primordiale a un’epoca in cui il suono era strumento di sopravvivenza e oggi, invece, è chiave di appartenenza e di memoria.

Gratteri invita i propri cittadini e tutti i visitatori a partecipare con cuore aperto a questa giornata, autentica nel suo spirito e potente nella sua simbologia, per riscoprire insieme l’inestimabile ricchezza delle proprie radici. Un giorno per guardare indietro con gratitudine e avanti con consapevolezza, nel segno di una comunità che sa custodire e celebrare ciò che è essenziale: la propria storia.

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