Sui lidi del Lungomare di Cefalù e sulla diminuzione delle spiagge libere è botta e risposta fra il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, e l’assessore regionale al territorio, Totò Cordaro.
Tutto inizia quando nella mattinata il primo cittadino di Cefalù, attraverso una nota, fa conoscere il suo pensiero su quanto sta accadendo sull’arenile del lungomare cefaludese. “Presso il Lungomare di Cefalù com’è facilmente verificabile il rilascio di nuove concessioni, anche in conseguenza della orografia della costa, ottiene l’effetto di ridurre significativamente, se non di azzerare del tutto, il diritto di fruire liberamente dell’arenile”. Ecco il link dell’intervento completo.
La risposta di Cordaro non si fa attendere: “Forse il Sindaco di Cefalù dovrebbe riflettere di più su ciò che ancora deve fare la sua amministrazione piuttosto che su quello che non deve fare la Regione, titolare del Demanio marittimo e delle relative competenze amministrative. Quanto alla sottrazione di spazi per la pubblica fruizione, le aree attrezzate in argomento, unitamente alle concessioni demaniali esistenti, contribuiscono ad una “ordinata” gestione delle spiagge ed alla vigilanza sul rispetto della misure di sicurezza che l’amministrazione comunale, ad oggi, non é in grado di assicurare, come comunicato dal Sindaco appena pochi giorni fa con una lettera indirizzata alla Guardia Costiera ed all’Assessorato» Ecco il link dell’intervento completo.
Alla replica dell’assessore Cordaro arriva una risposta del sindaco Lapunzina che pubblichiamo integralmente: “I Cittadini di Cefalù saranno di certo rassicurati e sollevati dalle dichiarazioni rese dall’Assessore Regionale al Territorio Cordaro. Apprendere che le concessioni brevi sono rilasciate “per un periodo di tempo limitato massimo di 90 giorni “, che ovviamente non può che coincidere con il clou della stagione estiva, farà di certo tirare un sospiro di sollievo a tutti gli amanti della esclusiva tintarella invernale, che ora sono certi di potersi distendere sull’arenile tra novembre e marzo, senza alcuno che contenda loro lo spazio. Sapere, poi, che il Governo Musumeci applica le leggi in vigore è di grande conforto. Tuttavia, vogliamo ricordare all’Assessore che il rilascio di una concessione, ancorché consentita dalla norma, presuppone sempre una valutazione, purtroppo assai discrezionale, sulla compatibilità con il pubblico uso del bene demaniale. E ci permettiamo di dire che la valutazione compiuta dall’Assessore è sbagliata, perché il Lungomare di Cefalù non aveva certo bisogno che fossero sottratte ulteriori aree alla libera fruizione, dato che quelle residue erano già assai limitate. Cionondimeno, questo attiene alla idea che ciascuno ha della cosa pubblica e della possibilità per i cittadini di poterne fruire liberamente, quando già per questo pagano le imposte. E’ chiaro che nel PUDM che abbiamo predisposto e che contiamo arrivi presto all’approvazione definitiva, non vi sarà spazio per queste mortificanti limitazioni all’interesse pubblico. E confidiamo che l’Assessore, proprio per quel rispetto tra Istituzioni cui fa riferimento, consenta il rapido affermarsi della volontà manifestata dall’Ente locale, difforme da quella che, dall’alto, porta al rilascio di concessioni assai invise alla collettività. Ci auguriamo, quindi che dia precise indicazioni agli Uffici, affinché sia accelerato l’iter per l’approvazione dello strumento, sinora “arenato”, prima in ritardi nell’invio da parte del Demanio Marittimo, di documentazione sulle concessioni in essere, e poi da un singolare cambio delle linee guida sulle modalità di approvazione, che ha quasi azzerato il lavoro precedentemente posto in essere. Solo così saremo certi di non ritrovarci queste ed altre concessioni temporanee di 90 giorni …nei mesi estivi del 2022”.