Una delle regioni più caratteristiche del sud Italia è indubbiamente la Puglia. Nomenclatura della regione molto antica, che deriva dal greco e dal latino Apulia. Da sempre una delle destinazioni preferite da parte di turisti, visitatori ma anche zona molto ambita per motivazioni legate alle risorse del territorio e commerciali. Corrispondente alla zona più orientale del nostro paese, la Puglia è bagnata dal mar Adriatico e confina con Campania, Molise e Basilicata. Tra gli oltre 250 comuni, il più piccolo è sicuramente Celle di San Vito, comune che conta meno di 200 persone.
Se vuoi vedere il comune più piccolo della Puglia ecco la località che devi subito visitare
Celle di San Vito, che fa parte della municipalità di Foggia, è un borgo molto caratteristico ed interessante. Costituisce una meta non così rara per i visitatori appassionati, sopratutto a causa di una particolarità unica. E’ probabilmente l’unico comune in cui si fa ricorso alla lingua francoprovenzale, assieme ad altre località limitrofe. Dal 1999 questa minoranza linguistica è stata riconosciuta ed ufficializzata anche dallo stato.
Questo è probabilmente dovuto alle influenze angioine che hanno portato numerose popolazioni provenienti dal blocco geografico corrispondente alla zona francofona delle alpi che si stabilirono proprio nella zona corrispondente.
E’ stato sempre un comune di piccole dimensioni, ma che da circa un migliaio di persone, calcolate durante la fondazione dell’unità d’Italia, oggi il comune conta appena 149 abitanti.
Cosa c’è da vedere
Resta un luogo molto interessante. Alcuni anni fa ha inaugurato il Museo della Civiltà Contadina Francoprovenzale “Vincenzo Rubino” presso Palazzo Don Nicola Perrini “Il Castello”. E’ stato concepito per preservare la particolarità linguistica e culturale del luogo. In aprile, precisamente il 25, si celebra la Sagra dell’Agnello. E’ una tradizionale sagra. Il 13 agosto si festeggia il patrono del luogo, San Vincenzo Ferrer. Particolarmente interessanti i luoghi come Chiesetta di San Vito, il Centro Storico, Boscho e la Valle del Celone, zone in cui è molto evidente il retaggio “medievale” del luogo.
Geograficamente si trova tra i monti della Daunia, e si estende alle pendici del Monte Cornacchia, da citare il Belvedere di Via Bisaccia, che rappresenta una meta naturalistica molto interessante e suggestiva.
Le “nòglje” e altri piatti tipici
La cucina Cellese tradizionale fa largo uso di carne, come già accennato nelle sagre. Un piatto tipico è costituito da cotica e fagioli ma la cucina locale antica spazia tra piatti come le nòglje fatte con le interiora più grandi del maiale, mentre nel comparto dei dolci sono ancora molto diffusi lo strùsce (gli struffoli) “le pèttele” (pizze fritte) preparate con l’ausilio di pasta lievitata e patate, e la la ppizz’a faule, un dolce pasquale costituito da ricotta, zucchero, uova, farina e sale.