Quali sono gli spaghetti migliori da cucinare? E’ stata elaborata una classifica fra le tante marche che producono la pasta più famosa d’Italia. La pasta, infatti, è l’icona del cibo italiano ma deve essere perfetta. Altroconsumo, la nota associazione di consumatori, ha testato gli spaghetti delle marche più diffuse tra gli scaffali. Ed ecco la classifica che ha elaborato.
- Al primo posto in questa speciale classifica ci sono gli spaghetti della “Rigorosa pasta di gragnano“. Questo prodotto ha ottenuto 86 punti, nelle prove di laboratorio e nelle prove pratiche. Ottimi i risultati complessivamente raggiunti secondo i giudizi di Altroconsumo. La produzione della pasta di Gragnano è abbastanza semplice. Un ottimo grano selezionato, acqua del Monte Faito, ottime impastatrici e il pezzo che ha fatto la differenza: la trafila in bronzo. L’impasto viene pressato su questo componente che produce forme diverse di pasta lunga e corte con la caratteristica di essere rugose e ruvide.
- Al secondo posto gli spaghetti “Alce nero grano duro biologico” che ricevono 78 punti. Gli spaghetti di grano duro Alce Nero sono prodotti utilizzando solo grani duri biologici coltivati in Italia. Le varietà seminate, tra cui Senatore Cappelli, Simeto e Quadrato, il rigoroso processo produttivo e un impasto che utilizza acqua di sorgente delle Dolomiti, consentono di ottenere una pasta dal sapore inconfondibile.
- Al terzo posto gli spaghetti “Saper di sapori Selex” che ricevono 72 punti. E’ il marchio riservato all’alta qualità e alle tipicità legate al territorio, sotto il quale Selex ha riunito le migliori specialità alimentari. In primo piano i prodotti del nostro Paese, ma in lista anche prodotti d’oltreconfine.
- Al quarto posto gli spaghetti de “La molisana” che ricevono 71 punti. Questi spaghetti si presentano rigorosamente ruvido, per via della trafilatura al bronzo, pronti poter assorbire perfettamente tutti i sughi e soprattutto così tenaci che praticamente non scuociono mai; tutto ciò grazie al contenuto proteico pari al 14,5%. Dai grani duri migliori si ottiene una pasta saporita che passa a pieni voti anche il test più severo: la prova acqua e sale. Si cuoce la pasta con un pizzico di sale e si gusta la vera essenza del prodotto con un solo goccio di purissimo olio extra vergine di oliva.
- Al quinto posto gli spaghetti n. 104 “Voiello” con 71 punti. Sono spaghetti particolari che vengono prodotti con un formato di 255 millimetri ed un diametro di 1,92 millimetri. Ideali per chi ama la pasta ruvida che trattiene al meglio i sapori.
- Al sesto posto gli spaghetti della Coop “Fior fiore pasta di gragnano” con 70 punti. Una pasta di semola realizzata secondo i canoni produttivi della migliore tradizione pastaia gragnanese e definiti dal Disciplinare IGP: Accurata selezione e miscelazione delle semole, trafile in bronzo e processo di essiccazione lento ed a basse temperature. Il risultato è l’esaltazione del naturale sapore del grano, un’eccellente attitudine a “legare” col sugo”
- Al settimo posto gli spaghetti “Barilla” con 69 punti. Sono preparati grazie ad una nuova combinazione di grani duri eccellenti e alle trafile ridisegnate nei minimi dettagli. Hanno un gusto ancora più consistente e trattengono al meglio i sughi.
- Chiudono la classifica all’ottavo posto gli spaghetti “Italiamo (Lidl)” con 68 punti, al nono gli spaghetti n. 12 “De Cecco” con 67 punti e al decimo gli spaghetti bio della “Esselunga” con 67 punti.
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