Troppi candidati sindaci finiranno col distruggere Cefalù. Con la nuova legge elettorale, infatti, una competizione per l’elezione del nuovo primo cittadino con diversi candidati collasserebbe in maniera definitiva la città di Cefalù.
Partiamo anzitutto da un dato. La legge elettorale, che sarà applicata per la prima volta a Cefalù nella prossima primavera, nell’80% delle municipalità dove viene già applicata rende ingovernabile il Municipio. Per avere un riferimento basterà esaminare cosa succede in tanti comuni a noi vicini. Non è questa la sede per esaminare i motivi che impediscono a questa legge di governare i comuni, ma la situazione non lascia molto sperare per il futuro della nostra città.
Con una Cefalù frantumata e divisa quale quella di oggi, con diversi candidati sindaci alle prossime elezioni, si rischia di lasciare fuori dal Municipio la maggioranza dei cefaludesi. Con tante liste, infatti, si eleggerà un sindaco con meno di tremila voti che sommati ai suffragi che prenderebbe la seconda lista consegnerebbe alla città un consiglio comunale che non rappresenterebbe più la maggioranza dei cefaludesi. Una situazione del genere sarebbe la fine di Cefalù. Tutto questo sommato all’ingovernabilità che si potrebbe avere con la nuova legge elettorale rischia di portare gravi conseguenze economiche e sociali.
Per limitare i danni di questa nuova legge elettorale bisogna fare di tutto, quindi, per offrire agli elettori cefaludesi solo due, al massimo tre candidature a sindaco. Per questo, prima che si conosca la data delle imminenti elezioni e sia troppo tardi, occorre aprire una fase di dialogo autentico fra quanti si candidano alla guida della città perchè vogliono il bene di Cefalù e non la stasi nella qualche è piombata da alcuni anni.