“Gli italiani sono stanchi di un governo a trazione tedesca, bruciati da un eurocentrismo che non ha prodotto benessere, dalla speculazione bancaria e dalla sleale concorrenza delle multinazionali che continuano a fare solo i propri interessi. In questo scenario, il Presidente della Repubblica non deve rimanere oggetto di ricatti da chi anima e minaccia a colpi di spread il nostro Paese. La nostra storia istituzionale, non può essere condizionata da indicatori come spread e fiscal compact la cui ratio è quella di esercitare un’azione di terrorismo finanziario a scapito di un Paese che negli ultimi decenni è sempre stato lasciato a sé stesso sui temi dell’agricoltura, della pesca e dell’immigrazione dovendo per di più fare i conti con direttive comunitarie sempre più restrittive e spesso balorde. Pertanto non si può pensare di volare a Bruxelles sempre e comunque con il cappello in mano per subire la troika eueopea, l’austerità e i trattati liberisti. È una storia che deve finire.
Il nostro Paese, lo ribadisco ha una grande storia da difendere e potrà farlo solo nella misura in cui si attesterà su posizioni critiche e consapevoli, cercando di ribadire quelle priorità che nel tempo sono state date troppo per scontate e per questo, fagocitate dall’occulta tecnocrazia europea che se oggi trema al pensiero di doverci rendicontare ogni tipo di operazione economica, dovrà iniziare ad abituarsi. Anche la signora Merkel se ne faccia una ragione.
«Mattarella vuole cambiare la Costituzione? – commenta Figuccia – In Italia vige una Repubblica Parlamentare e non Presidenziale. Sia garante del rispetto delle regole, se vuole. Altrimenti si dimetta…Rischia l’impeachement !!»