Penultimo intenso giorno del viaggio pastorale di Papa Francesco a Panama per la XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù. Nel corso della Santa Messa a Panama per la dedicazione dell’altare della Cattedrale Basilica di Santa Maria la Antigua, il Papa ha detto: “Da un po’ di tempo a questa parte non sono poche le volte in cui pare essersi installata nelle nostre comunità una sottile specie di stanchezza, che non ha niente a che vedere con quella del Signore. Si tratta di una tentazione che potremmo chiamare la stanchezza della speranza”. “Quella stanchezza che nasce quando – come nel Vangelo – i raggi del sole cadono a piombo – ha aggiunto il Pontefice – e rendono le ore insopportabili, e lo fanno con un’intensità tale da non permettere di avanzare o di guardare avanti. Come se tutto diventasse confuso. Non mi riferisco alla ‘particolare fatica del cuore’ di chi, ‘a pezzi’ per il lavoro, alla fine della giornata riesce a mostrare un sorriso sereno e grato ma a quell’altra stanchezza, quella che nasce di fronte al futuro quando la realtà ‘prende a schiaffi’ e mette in dubbio le forze, le risorse e la praticabilità della missione in questo mondo che tanto cambia e mette in discussione. È una stanchezza paralizzante. La stanchezza della speranza nasce dal constatare una Chiesa ferita dal suo peccato e che molte volte non ha saputo ascoltare tante grida nelle quali si celava il grido del Maestro: «Dio mio, perché mi hai abbandonato?»”. “Così – ha ammonito il pontefice – possiamo abituarci a vivere con una speranza stanca davanti al futuro incerto e sconosciuto, e questo fa sì che trovi posto un grigio pragmatismo nel cuore delle nostre comunità. Tutto apparentemente sembra procedere normalmente, ma in realtà la fede si consuma e si rovina. Sfiduciati verso una realtà che non comprendiamo o in cui crediamo non ci sia più spazio per la nostra proposta, possiamo dare ‘cittadinanza’ a una delle peggiori eresie possibili nella nostra epoca: pensare che il Signore e le nostre comunità non hanno nulla da dire né da dare in questo nuovo mondo in gestazione”. E allora succede “che ciò che un giorno è nato per essere sale e luce del mondo, finisce per offrire la propria versione peggiore”. Dopo la Messa alla Cattedrale Basilica, segue un pranzo con i giovani nel Seminario Maggiore San José e veglia, a partire da mezzanotte e mezza, ora italiana, nel Campo San Juan Pablo II-Metro Park. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/papa-francesco-viaggio-panama-XXXIV-Giornata-Gioventu-68bed4d5-dac4-4cad-aa2b-b25dedd202d6.html