Un parassita nelle piscine. 8 consigli per non avere diarrea, vomito e crampi

L’estate, il caldo e le alte temperature spingono le persone a trovare refrigerio anche nelle piscine che possono nascondere alcuni ospiti indesiderati: batteri, virus e parassiti. Le infezioni possono avvenire per l’ingestione di acqua infetta e per l’esposizione di pelle e mucose ai parassiti che si possono trovare anche sulla superficie dell’acqua. L’infezione più diffusa è la diarrea che è un sintomo dell’azione di diversi agenti patogeni, batteri, protozoi e virus. 

Gli esperti del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’organismo statunitense di controllo sulla sanità pubblica, hanno messo in guardia le persone dalla presenza in piscina di un parassita chiamato Cryptosporidium e noto anche come Crypto. Secondo un rapporto del CDC pubblicato a giugno, le epidemie di Crypto negli Stati Uniti aumentano ogni anno del 13%. In tutto sono state registrate 7.500 malattie con 287 ricoveri e un decesso. Questo parassita è protetto da un guscio esterno che lo può far vivere per giorni nell’acqua clorata delle piscine. Per questi le infezioni, secondo il CDC, sono più frequenti nei mesi di luglio e agosto. In genere Crypto produce un attacco di diarrea e l’infezione si risolve entro due settimane. Nelle persone però con un sistema immunitario compromesso la presenza di Crypto può essere un per la vita se non si interviene con un trattamento adeguato. Si può evitare di contrarre l’infezione da Crypto mettendo in atto una buona igiene ed evitando di inghiottire acqua nelle piscine ma anche nei parchi acquatici ricreativi.

Quali le infezioni più comuni che si possono contrarre in piscina ci sono le malattie gastrointestinali causate dall’ingestione di acqua, il piede d’atleta che è una micosi presente nelle pieghe della pelle, che si manifesta con desquamazione, prurito e ferite e la congiuntivite quando non si usano occhialini e maschere. Dal 2004 è in vigore una disciplina che regolamenta al dettaglio i requisiti igienico ambientali delle piscine: qualità dell’acqua, temperatura, quantità di cloro, tempi di trattamento.

1. Non camminare scalzi. Questa pessima abitudine aumenta il rischio di contrarre infezioni come la micosi. I funghi e i microbi tendono infatti a proliferare laddove l’umidità è presente ad alti livelli, e la piscina è, quindi, il luogo ideale per loro. Il consiglio per chi va in piscina è di indossare un paio di ciabatte ed evitare di farsele prestare dagli altri per tenere alla larga eventuali contagi.

2. Una doccia per prevenire. Fare la doccia è essenziale per chi va in piscina. Solo così si prevengono le infezioni di virus, microbi, batteri e funghi. E’ necessario per questo lavarsi prima di entrare in acqua e dopo esserne usciti. 

3. Coprire bene le ferite. Chi va in piscina deve sapere che una ferita aperta sul proprio corpo è pericolosa perché consente a microbi e batteri che si trovano in acqua di entrare nel proprio corpo. E’ bene quindi che chi va in piscina metta dei cerotti sulle proprie ferite per ridurre al minimo il rischio legato alle infezioni.

4. Vietato scambiarsi gli asciugami. Sono un oggetto intimo e strettamente personale. Vi si annidano i virus come quello dei molluschi della pelle e i funghi della micosi. L’asciugano, quindi, non va mai prestato e, di conseguenza, non bisogna nemmeno mai chiederlo in prestito.

5. Usare i tappi per le orecchie. In questo modo si evita che l’acqua entri nel canale uditivo, dove potrebbe ristagnare esponendolo al rischio di otiti. Chi non li sopporta dovrebbe ricordarsi di scrollare sempre bene le orecchie dopo l’uscita dall’acqua e asciugarle con un panno pulito.

6. Bambini con il pannolino. Se si devono portare bambini con il pannolino in piscina occorre lavarli accuratamente e/o cambiarli lontano dalla vasca e prima di immergerli.

7. Chi ha infezioni non entri in piscina. Chi sa di avere infezioni cutanee, diarrea  ed altre patologie intestinali non deve entrare in acqua per non contagiare le altre persone e soprattutto per non rischiare di peggiorare la propria patologia entrando in contatto con altri batteri.

8. Attenzione alle lenti a contatto. Occorre stare attenti ai propri occhi. Il cloro della piscina può infastidire l’occhio provocando irritazioni, arrossamenti ed infezioni, fino ad arrivare anche al manifestarsi della congiuntivite. Per evitare tutto questo non indossate le lenti a contatto per troppe ore, umettatele frequentemente e indossate gli occhialini quando fate il bagno.

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