ll peperoncino piccante è afrodisiaco? Uno studio compiuto dall’Università di Grenoble ha scoperto che consumare peperoncino piccante aiuta ad aumentare il livello di testosterone, l’ormone deputato allo sviluppo degli organi sessuali, della barba e dei peli. Il peperoncino possiede tante sostanze nutritive importanti, come le vitamine C, A, B2, E, BB e K2. Contiene inoltre una certa quantità di rame, pectina, lecitina, acidi grassi e vari sali minerali. Tutto questo è in grado di stimolare in maniera significativa la vasodilatazione periferica alzando lievemente anche la temperatura corporea. Il peperoncino contiene la capsaicina che è responsabile del sapore piccante ed è presente in tutte le varietà di peperoncino sparse per il mondo. Il peperoncino agisce sull’ossigenazione delle cellule, è ricchissimo di antiossidanti e previene la formazione dei radicali liberi. Con il peperoncino ovviamente non si deve esagerare, non ci sono molte controindicazioni ma in dosi elevate può provocare l’iperacidità dello stomaco e il minore assorbimento dei farmaci contro l’ipertensione. Il colore rosso intenso di molti tipi di peperoncino suggerisce l’associazione all’amore e la passione, perché in molte culture il colore rosso è legato a queste emozioni.
Quali sono i cibi afrodisiaci? Il cocomero è una fonte ricca di citrullina, un amminoacido non-essenziale. La citrullina rilassa e dilata i vasi sanguigni un po’ come fanno il viagra e altri farmaci pensati per la disfunzione erettile. Dal momento che la citrullina si concentra maggiormente nella buccia del cocomero si dovrebbe mangiare tantissima buccia per vedere i vantaggi di questo effetto. Il cioccolato è considerato un afrodisiaco. Purtroppo, gli studi attuali dicono che il cioccolato non ha nessun effetto statisticamente significativo sulla libido. Le ostriche, invece, storicamente sono considerate come afrodisiaco. Anche gli asparagi portano una storia come cibo afrodisiaco.
Le verdure con sostante nutritive simili. Possono avere lo stesso effetto degli asparagi ma è sempre bene non esagerare. Anche i fichi sono considerati un cibo afrodisiaco. Contengono antiossidanti, flavonoidi e polifenoli che possono generare rilassamento.
Quali sono i benefici del peperoncino piccante? Il peperoncino è un analgesico locale. Grazie alla capsaicina è in grado di innalzare la soglia del dolore, svolgendo un’azione analgesica locale, tant’è che in alcuni casi vengono utilizzati dei cerotti alla capsaicina per ridurre il dolore locale. Il peperoncino può essere utilizzato anche in caso di artrite, artrosi, reumatismi. Il peperoncino è un vasodilatatore ed un antiaterosclerotico. Il peperoncino riduce la formazione di placche aterosclerotiche, induce una riduzione dei livelli sierici di colesterolo, riducendo le probabilità di infarto del miocardio. Il peperoncino è un antipertensivo. Un’alimentazione contenente peperoncino in dosi moderate è in grado di ridurre la pressione arteriosa nei soggetti ipertesi. La capsaicina del peperoncino è in grado di ridurre lo stress ossidativo dell’endotelio vasale, riducendo così i danni vascolari indotti da eccessivi livelli di glucosio nel sangue. Il peperoncino è in grado di indurre, in maniera modesta, una perdita di peso, una diminuzione dei livelli di grasso viscerale, e una riduzione dell’appetito. Il peperoncino non determina ulcere peptiche, anzi le previene e riduce i tempi di guarigione. Questo effetto è dovuto alla capacità della capsaicina di ridurre la secrezione gastrica, stimolare la secrezione di alcali, e aumentare l’afflusso sanguigno a livello gastrico. Come conseguenza di questi effetti si ha anche un miglioramento dei processi digestivi. Il peperoncino, consumato in dosi giornaliere moderate, si è dimostrato essere un efficace cibo antitumorale prevenendo il cancro gastrico. Attenzione, però, alle quantità giornaliere. Un eccesso, infatti, potrebbe determinare la mutazione di alcune sostanze che invece potrebbero rivelarsi cancerogene.