Il Teatro Stesicoro nel disegno planimetrico novecentesco in seno al Palazzo Civico di Termini Imerese

L’attuale sede storica del Comune di Termini Imerese, un tempo il “Palazzo del Magistrato”, si trova nella centralissima Piazza Duomo e occupa un’area che include oltre l’adiacente grande piazzale anche la limitrofa via Vincenzo La Barbera, posta sul versante sud-occidentale; il Largo Pietro Ruzzolone sul fronte retrostante; e la via Stenio sul lato nord-orientale. In quest’ultimo fianco sporge a fronte della chiesa Madre, il superbo balcone del XVII secolo, sorretto da una mensola d’appoggio e due sottomensole realizzate in pietra. Il balcone seicentesco che guarda verso la Chiesa Madre rappresenta uno degli elementi architettonici del ‘600, sopravvissuti dopo l’originaria costruzione dell’edificio.

Il Palazzo del Magistrato esistente sin dal Quattrocento fu ampliato e risistemato tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. In quest’ultima configurazione (con l’ambiente interno a pianta rettangolare), era compreso anche il “Teatro Stesicoro”, denominato durante il dominio Borbonico “Real Teatro S. Francesco”. Tra il 1910 e il 1912, il Palazzo di Città fu ristrutturato pesantemente. In realtà oltre a smantellare il Teatro Comunale, fu innalzato un secondo piano e si aggiunse altresì un corpo di fabbrica nella parte retrostante. Le modifiche interessarono anche il prospetto principale e le facciate laterali. Tali rimaneggiamenti sfalsarono l’originaria configurazione dell’edificio che da quella volta ha sempre mantenuto l’attuale aspetto.

Pianta del Palazzo di Città antecedente al 1910

 

Il Teatro Comunale “Stesicoro”, con il tipico impianto a ferro di cavallo, prerogativa dell’architettura dei teatri all’italiana, occupava un’area di circa 160 m2 e poteva contenere 250 spettatori (Cfr. Il Teatro irrimediabilmente perduto: lo “Stesicoro” nel Palazzo Civico di Termini Imerese. https://cefalunews.org/2020/09/04/il-teatro-irrimediabilmente-perduto-lo-stesicoro-nel-palazzo-civico-di-termini-imerese/)

(Cfr. Riflessioni sulla festa carnascialesca di Termini Imerese l’erede indiscussa dell’antico Carnevale di Palermo. https://cefalunews.org/2019/02/04/riflessioni-sulla-festa-carnascialesca-di-termini-imerese-lerede-indiscussa-dellantico-carnevale-di-palermo/).

Una delle tre ricevute della Società del Carnovale, datate 1876., rilasciate a Giuseppe Patiri

 

 

Palazzo di Città, Pianta piano primo successiva al 1912

 

Oggi, il Palazzo Comunale si presenta all’osservatore con una facciata in stile puramente ottocentesca con una rappresentazione strutturale proporzionata: otto balconi a petto disposti su due piani con una scala esterna per l’accesso al primo piano elevato, dove spiccano due classicheggianti cariatidi acefale fasciate da un elegante panneggio. Al di sopra di esse risaltano: una scultura raffigurante una conchiglia, una targa celebrativa risalente al 1642 e infine sulla sommità del prospetto, si staglia un’aquila ai cui lati sono posti simmetricamente due stemmi a rilievo.

(Cfr. Patrizia Bova, Antonio Contino, Giuseppe Esposito L’estrazione e l’uso delle “brecce a rudiste” (Cretaceo sommitale) in Termini Imerese (PA) nei secoli XVII-XX, in: Gabriele Marino e Rosario Termotto (a cura di), Arte e Storia delle Madonie – Studi per Nico Marino, voll. VII-VIII, Atti della VII e VIII edizione, Cefalù – Sala delle Capriate, Palazzo del Comune, Piazza Duomo, 4 novembre 2017 e 3 dicembre 2018, pp. 119-141).

Per finire, qui appresso, per gentile autorizzazione dell’Architetto Roberto Tedesco, riportiamo la planimetria e l’immagine fotografica del Palazzo Comunale di Termini Imerese, tratte dalla sua monografia, Termini Imerese città romana: itinerario archeologico, Officine Tipografiche Aiello & Provenzano, 2013.

Palazzo Comunale, Pianta piano primo da “Termini Imerese città romana: itinerario archeologico”

 

Bibliografia e sitografia

Giuseppe Patiri, “Termini Imerese. Antica e moderna”, Fratelli Marsala Editori, 1899

Giovanna MirabellaCensimento dei beni culturali di Termini Imerese” L.I.S. s.r.l. 1991

Giuseppe Navarra, “Termini com’era” GASM, 2000

Rosario Nicchitta, “da Himera a Termini Imerese: un percorso lungo duemilacinquecento anni”, GASM, 2006

Roberto Tedesco, “Termini Imerese città romana: itinerario archeologico”, Officine Tipografiche Aiello & Provenzano, 2013

Patrizia Bova, Antonio Contino, Giuseppe Esposito L’estrazione e l’uso delle “brecce a rudiste” (Cretaceo sommitale) in Termini Imerese (PA) nei secoli XVII-XX, in: Gabriele Marino e Rosario Termotto (a cura di), Arte e Storia delle Madonie – Studi per Nico Marino, voll. VII-VIII, Atti della VII e VIII edizione, Cefalù – Sala delle Capriate, Palazzo del Comune, Piazza Duomo, 4 novembre 2017 e 3 dicembre 2018, pp. 119-141

Giuseppe Longo, 2017 – “Proclama” del 1876 di Giuseppe Patiri per la Società del Carnovale, in Termini Imerese”, Cefalunews.org, 7 ottobre.

G. Longo, 2018 – “Il binomio Palermo-Termini, tra porte civiche, manifestazioni carnascialesche e “gustose” leggende metropolitane“, Cefalunews.org, 22 dicembre.

G. Longo, 2019 – “Riflessioni sulla festa carnascialesca di Termini Imerese l’erede indiscussa dell’antico Carnevale di Palermo”, Cefalunews.org, 4 febbraio.

di G. Longo,Il centesimo anniversario della morte di Giuseppe Patiri (1917-2017)”, Sicil-Post Magazine – Rivista della Associazione Nazionale di Storia Postale Siciliana (A.S.P.S.) Anno XX – n. 40 – Dicembre 2019, p. 9.

G. Longo, 2020, Quando al Teatro Comunale “Stesicoro” si festeggiava il Carnevale di Termini Imerese, Cefalunews.org, 8 maggio

G. Longo, 2020 – Il Teatro comunale di Termini Imerese e la storia del Palazzo civico: nuovi studi e scoperte, Cefalunews.org, 28 giugno

di G. Longo, 2020 – Il Teatro irrimediabilmente perduto: lo “Stesicoro” nel Palazzo Civico di Termini Imerese, Cefalunews.org, 4 settembre

Foto di copertina: prospetto laterale del Palazzo Comunale di Termini Imerese ricadente in via Stenio

Cartolina Palazzo Comunale di Termini Imerese (PA), fine ‘800 inizi ‘900, per gentile concessione di Francesco La Mantia

Cartolina, Termini Imerese (PA), Piazza Duomo e Municipio fine 1910, inizi 1920, per gentile concessione di Francesco La Mantia

Giuseppe Longo
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@longoredazione

 

 

 

 

 

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