Quando la pizza aumenta la pressione? Il consiglio della medicina

Quando la pizza aumenta la pressione? La pizza aumenta la pressione del sangue quando contiene molto sale. Proprio il sale, infatti, ha un compito molto importante nell’impasto della pizza. Agisce sulla lievitazione rallentando molto la fermentazione dei batteri ed in particolare quelli dell’acido lattico, acetico. Agisce anche sui batteri omofermentati. L’impasto per la classica pizza napoletana prevede 45-50 grammi di sale per ogni litro di acqua. La quantità di sale nella pizza, in genere, è molto più elevata. Spesso ci si accorge di questo quando dopo avere mangiato la pizza s ha tanta sete. Proprio questa sete dimostra che la pizza appena mangiata conteneva tanto sale. Il sale come ormai è risaputo da tutti fa aumentare di molto la pressione del sangue.

La pizza surgelata aumenta la pressione del sangue? Sì. I cibi pronti come la pizza, in vendita nei supermercati, contengono molto sale. Una ricerca scientifica ha evidenziato che proprio la pizza surgelata venduta nei supermercati è tra i cibi più salati. In media contiene 1,76 grammi di sale per porzione che lievitano a 1,82 grammi per quella fresca. Secondo alcuni siti internet la pizza surgelata è fra i cibi spazzatura. Al posto della mozzarella contiene formaggi di dubbia qualità. Vi si trovano additivi superflui come amido modificato, destrosio, estratto di malto e zucchero. Tutti questi additivi servono a rendere soffice l’impasto. Lo gonfiano stimolando la lievitazione facendo però male all’organismo.

Come si realizza una buona pizza? Per avere una buona pizza non bisogna fare alcuni errori. Minore sarà la quantità di lievito, maggiori saranno i tempi di lievitazione. Il luogo ideale per la lievitazione resta il forno spento. Il sale va aggiunto alla fine di tutto. E’ sbagliato farcire la pizza in casa prima della cottura. Gli ingredienti scelti si bruciano ancora prima di essere sfornati. La pizza andrebbe infornata solo con il pomodoro. Quando la cottura sta per terminare aggiungere la mozzarella. Il prosciutto va aggiunto sempre alla fine. Le patate, invece, reggono 15 minuti. Melanzane e zucchine vanno aggiunte verso la fine. Utilizzare la temperatura massima del forno.

Quanta acqua va messa nella pizza? La quantità di acqua va rapportata ai chili di farina. Per ogni chilo di farina si dovrebbero utilizzare 600 grammi di acqua. In questo modo l’idratazione sarà del 60%. Più un impasto sarà idratato, più sarà leggero. La buona acqua nella pizza influenza le reazioni chimiche presenti nei lieviti. Se l’impasto è più idratato, si matura anche più velocemente. In genere la pizza al piatto, quella tonda, ha un’idratazione che va dal 55% al 65%. La buona acqua è correlata al tipo di farina utilizzata. Ogni farina, infatti, possiede un grado specifico di assorbimento dell’acqua. Ecco perché la farina integrale assorbe molta più acqua.

Come si riconosce una buona pizza? La prova è nella sua digestione. Se la pizza nn viene digerita non era una buona pizza perché l’impasto non era ben lievitato. Per riconoscere una buona pizza non deve essere gommosa e la masticazione deve essere facile. Attenzione quando tagliate la pizza perché la massa interna deve essere ben cotta e non ci devono essere parti non cotte. Gli alveoli interni nella buona pizza sono tondi, come delle bolle interne. Se sono delle gallerie c’è stato un cedimento dell’impasto e quindi la lievitazione non è stata perfetta. Attenzione alle bolle esterne. Nella buona pizza queste bolle devono essere molto poche. Se si trovano ovunque vuole dire che c’è stato qualche problema di lievitazione. La buona pizza non presenta bruciature.

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