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Intossicazione da tonno crudo: ecco la marca di tonno in scatola in questione

Il tonno in scatola si trova in tutte le case perchè oltre ad essere molto pratico è anche poco costoso. Il tonno in scatola è il re della cucina perchè si può utilizzare per preparare molte ricette che vanno da primi piatti sfiziosi con pasta e riso, a secondi di pesce e persino a splendidi contorni allestiti senza molti problemi con verdure e pomodori.

La proprietà più importante del tonno è di dare a chi lo mangia quella sensazione di sazietà che fa sentire pieni e nello stesso tempo fa mangiare di meno. Con poco tonno, quindi, si evitano di mangiare alimenti che contengono moltissime calorie. Sono diverse le ricerche scientifiche che dimostrano come basti una lattina di tonno per offrire al nostro organismo tutto quello di cui c’è bisogno per affrontare al meglio la nostra giornata lavorativa.

I benefici che il tonno in scatola ci offre sono molti e questo grazie agli omega-3 che contiene che fanno bene oltre che alla nostra memoria anche agli occhi e del cervello. Gli omega-3 sono dei grassi acidi buoni che aiutano anche in presenza di brutte infiammazioni ma anche quando è necessario rimuovere la sensazione di secchezza che si ha ai nostri occhi. Tengono sotto controllo i trigliceridi, la pressione sanguigna e mantengono in forma il cuore.

Anche se il tonno offre moltissimi benefici alla nostra salute bisogna stare attenti a mangiarlo perchè può provocare gravi danni al nostro organismo. In particolare possiamo incorrere in una patologia che si chiama Sindrome Sgombroide. E’ una grave intossicazione la cui causa può anche essere proprio il tonno in scatola o congelato. A causarla possono anche essere altri piccoli pesci come alici, sarde e sgombro. Si manifesta con arrossamento della pelle, mal di testa, prurito, crampi addominali, diarrea, nausea, senso di malessere e  a volte palpitazioni.

Vediamo insieme che cosa è la Sindrome Sgombroide? Diciamo subito che c’è in giro molta confusione su questa intossicazione perchè molte persone credono sia dovuta al mercurio o alla presenza di altri metalli che potrebbero trovarsi nei pesci. In realtà a causare questa intossicazione è l’alto contenuto di istamina che si può trovare nei pesci quando non li conserviamo correttamente. C’è quindi un solo modo per evitare questa bruttissima intossicazione: conservare il pesce fino a quando lo mangiamo ad una temperatura inferiore ai 4°C. Ecco perchè bisogna stare molto attenti quando si compra il tonno in scatola e non acquistare mai la lattina che non è conservata correttamente o peggio è anche scaduta da molto tempo.

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