Tutti conoscono i luoghi imperdibili della Sicilia, dall’Etna alla Valle dei Templi passando per il Teatro Antico di Taormina, ma l’isola vanta anche una lista incredibile di tesori nascosti che in quanto tali sono meno famosi ma meritano di essere visti come e più degli altri. Continua a leggere per scoprire 5 siti di cui forse ignoravi perfino l’esistenza ma che devi assolutamente vedere nel tuo prossimo viaggio in Sicilia.
1 – Grotta Mangiapane a Custonaci
Nei dintorni di Custonaci, piccolo centro in provincia di Trapani, sorgono le Grotte di Scurati tra cui spicca Grotta Mangiapane, un insediamento naturale di grandi dimensioni, alto circa 70 metri e profondo 50, che ha dato rifugio all’uomo fin dal Paleolitico Superiore. La grotta è stata incredibilmente abitata fino alla metà del secolo scorso e visitarla è come fare un salto nel tempo: passeggiando tra le case si possono rivivere le atmosfere del passato e scoprire come vivevano gli antichi abitanti. All’interno sono anche presenti dei laboratori artigianali dove si possono ammirare alcuni degli antichi mestieri siciliani, come la tessitura e la lavorazione del ferro. Dal 1983 la Grotta Mangiapane ospita un suggestivo presepe vivente a cui partecipano circa 160 comparse e che attira migliaia di visitatori da tutta Italia e non solo. La grotta viene anche utilizzata per esibizioni musicali, set cinematografici e sfilate di moda.
- Grotta Mangiapane è aperta da aprile a ottobre, tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 18:00, con ingresso gratuito, e tra dicembre e gennaio in occasione del presepe vivente, con ingresso a pagamento.
2 – Saline Ettore e Infersa a Marsala
Attive da oltre 5 secoli e “Luogo del cuore FAI” dal 2015, le Saline Ettore e Infersa a Marsala sono caratterizzate dalla presenza di un imponente mulino che domina la scena e fa da cornice a uno dei tramonti più belli che si possono ammirare in Sicilia. Oggetto di un accurato e complesso restauro conservativo, oggi il mulino è perfettamente funzionante e la visita al suo interno rappresenta una delle principali attrattive turistiche delle saline. In tale contesto ambientale, portale d’ingresso alla Riserva Naturale Isole dello Stagnone, le saline Ettore e Infersa offrono ai visitatori il sale integrale ivi prodotto insieme a prodotti tipici di qualità selezionati dell’artigianato siciliano, oltre alla possibilità di soggiornare e di visitare l’area circostante raggiungendo per esempio l’Isola Lunga, un’isola disabitata posta all’interno della riserva naturale dove compiere un percorso di immersione nelle saline, entrando in contatto col sale, con l’acqua salata e con l’habitat della salina per un immediato effetto rilassante e rigenerativo.
- Per visitare le Saline Ettore e Infersa a Marsala e usufruire dei vari servizi, o semplicemente per vedere il mulino, controlla gli orari sul sito ufficiale.
3 – Gole di Tiberio nel Parco delle Madonie
Le Gole di Tiberio, situate nel Parco delle Madonie in Sicilia tra i comuni di San Mauro Castelverde, Castelbuono e Pollina, offrono un meraviglioso spettacolo naturalistico. Immerse nella rigogliosa vegetazione fluviale, le gole si snodano per circa 400 metri lungo il corso del fiume Pollina, creando un canyon tanto profondo quanto incantevole. Le pareti rocciose, alte fino a 50 metri, sono modellate da millenni di erosione del fiume, dando origine a forme e stratificazioni dalla grande varietà di colori. In base al momento della giornata e ai riflessi di luce, i colori passano in un amen dal giallo ocra al rosso mattone. Le Gole di Tiberio consentono di svolgere diverse attività, a cominciare dalla classica escursione in gommone ma anche rafting e camminate nel fiume. In primavera ed estate si può fare anche il bagno.
- Le Gole di Tiberio si trovano nella contrada omonima all’interno del Parco delle Madonie, nel territorio di San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo, a 10 km dal mare e a 25 da Cefalù. È possibile recarsi in autonomia o prenotando un’escursione presso le società che effettuano il servizio.
4 – Piscina di Venere a Milazzo
La Piscina di Venere è un’insenatura naturale di rara bellezza, situata sul promontorio di Capo Milazzo. Si tratta di un gioiello incontaminato, caratterizzato da un laghetto di acqua tiepida e cristallina circondato da scogliere a picco sul mare. È raggiungibile percorrendo in circa 20 minuti un sentiero che parte dal parcheggio di Capo Milazzo e si inserisce nella riserva naturale tra rocce, arbusti di ulivo e fichi d’india, con una vista privilegiata sulle isole Eolie, specie al tramonto, concludendosi con una scalinata di circa 200 gradini incastonati nella roccia. Comoda all’andata, in discesa, meno al ritorno, in salita. Ma nulla di particolarmente faticoso. Il nome della “piscina” è legato a una leggenda del luogo che racconta l’amore impossibile tra una ninfa paragonata a Venere, che durante le ore del tramonto era solita tuffarsi nel laghetto, e un giovanotto de luogo.
- Nella piazzetta Belvedere, dove ci sono i parcheggi e parte il sentiero per la Piscina di Venere, ci sono bar e chioschi che consentono di gustare una granita fresca o di rifocillarsi con dell’acqua.
5 – Castello di Caccamo
Chiudiamo questa breve lista dei tesori nascosti di Sicilia con il castello di Caccamo, uno dei più grandi e meglio conservati castelli normanni sull’isola, passato alla storia perché fu proprio nelle sue stanze che si pianificò la congiura dei baroni contro Guglielmo I, re di Sicilia. Tuttavia la ribellione fu sedata e il maggiore artefice, Matteo Bonello, venne torturato e rinchiuso sino alla morte nei sotterranei dello stesso castello. Da allora si racconta che il fantasma di Bonello si aggiri ancora tra le sue mura. Del resto i castelli si prestano benissimo a storie di questo tipo, che poi ispirano romanzi, canzoni popolari, film, serie TV (celebre La Baronessa di Carini, ambientata sempre in Sicilia) nonché videogame e slot, per esempio Ghost Castle Classic. Il castello di Caccamo sorge maestoso sulla cima di una rupe calcarea a 513 metri di altitudine, dominando ‘omonimo borgo medievale e offrendo una vista mozzafiato sulla vallata del fiume San Leonardo e la diga Rosamarina. Il maniero si presenta come un complesso fortificato di forma irregolare, adattandosi alla conformazione della rupe su cui sorge. Le mura esterne sono massicce e merlate, con torri di difesa angolari, mentre all’interno spicca la Sala della Congiura, dove si dice sia stato ordito nel 1160 il già citato complotto dei baroni contro il re. Dopo varie vicissitudini, oggi il Castello di Caccamo è aperto al pubblico e ospita collezioni ed eventi culturali.
- Gli orari di visita del Castello di Caccamo sono dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00 nel periodo estivo (15 aprile – 15 ottobre) e dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30 in quello invernale (16 ottobre – 14 aprile), sempre dal lunedì pomeriggio alla domenica. Ingresso 6,00 euro.