A Cefalù esiste un antico lavatoio medievale che custodisce una leggenda che non tutti conoscono. Molti secoli fa, Cefalù era governata da un signore crudele e avaro, noto come il Barone Sanni. La sua fama di tiranno si era diffusa in tutto il territorio, e nessuno osava opporsi al suo volere. Sotto il suo dominio, il popolo viveva nella miseria e nella paura.
Un giorno, una giovane e bella lavandaia di nome Lucia, che abitava ai piedi della Rocca, si innamorò di un umile pescatore chiamato Pietro. I due giovani si incontravano segretamente al fiume Cefalino, dove sorgeva un antico lavatoio utilizzato dalle donne del villaggio. Questo luogo incantato era circondato da piante rigogliose e l’acqua che sgorgava dalle rocce era pura e cristallina.
Il Barone Sanni, invaghitosi di Lucia, tentò in ogni modo di separarla dal suo amato Pietro. Una notte, accecato dalla gelosia, ordinò ai suoi uomini di rapire Pietro e di condurlo lontano da Cefalù. Lucia, disperata per la scomparsa del suo amore, pregava ogni giorno presso il lavatoio, sperando in un miracolo. Una sera, mentre Lucia piangeva inconsolabile, apparve una figura luminosa: era la dea Diana, protettrice delle donne e delle sorgenti. Con un gesto della mano, trasformò l’acqua del lavatoio in un magico specchio d’acqua. Diana sussurrò a Lucia di guardare attentamente nel riflesso: lì avrebbe visto la verità.
Lucia si avvicinò e vide Pietro, imprigionato in una grotta oscura. Diana le spiegò che solo il coraggio e la purezza del suo amore avrebbero potuto liberarlo. Con il cuore pieno di speranza, Lucia radunò i contadini e rivelò loro l’ingiustizia del Barone. Incoraggiati dalla sua determinazione, gli abitanti di Cefalù si sollevarono contro il tiranno. Grazie al coraggio di Lucia e alla forza del popolo, il Barone Sanni fu sconfitto e Pietro venne liberato. Da quel giorno, l’acqua del lavatoio medievale di Cefalù venne considerata un simbolo di amore eterno e di giustizia. Le donne del villaggio continuarono a lavare i panni lì, tramandando la leggenda di Lucia e Pietro. Ancora oggi, il lavatoio medievale di Cefalù è un luogo dove si può sentire l’eco della storia e la magia di un amore che ha trionfato su ogni ostacolo. I visitatori che vi si recano possono ancora percepire la presenza benevola di Diana e vedere riflessi nelle acque limpide i volti dei due innamorati, uniti per sempre dal destino e dalla leggenda.