In un piccolo comune siciliano, si cela un tesoro architettonico di straordinaria bellezza: la cattedrale di Piazza Armerina, con la sua imponente cupola che svetta a 76.5 metri di altezza e un diametro di 13.88 metri, la più alta di tutta la Sicilia. Questa straordinaria struttura, visibile da tutta la città, rappresenta un capolavoro di ingegneria e arte che affascina visitatori e studiosi da secoli.
La costruzione della cattedrale inizia nel 1604, sotto la guida dell’architetto Orazio Torriani, e viene completata nel 1719. La cattedrale è dedicata a Maria Santissima delle Vittorie e, nel febbraio del 1962, papa Giovanni XXIII la eleva alla dignità di basilica minore. Il campanile, alto 40 metri e in stile tardo gotico catalano, risale al XV secolo ed è parte di una precedente chiesa.
L’interno della cattedrale è dominato dalla magnifica cupola centrale. Un elemento di grande interesse è l’arco trionfale, da cui pende una grande croce dipinta su entrambi i lati, raffigurante la crocifissione e la resurrezione di Cristo. Questa croce, opera del 1485, è attribuita al «Maestro della croce di Piazza Armerina». Il battistero, realizzato da Antonuzzo Gagini nel 1594, è un altro esempio della maestria artistica presente nella cattedrale.
L’altare maggiore, realizzato in lapislazuli, pietre dure e marmi siciliani, è un’opera del maestro palermitano Filippo Pinistri, basata su un disegno dell’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia. La sopraelevazione dell’altare comprende una custodia in argento sbalzato del 1625, contenente l’immagine di Maria Santissima delle Vittorie, cesellata dall’argentiere caltagironese Giuseppe Capra nel 1627. La custodia è protetta da una manta in oro, argento e smalti, realizzata dall’orafo palermitano don Camillo Barbavara.
Lungo le pareti laterali del presbiterio, si trova il coro dei canonici, intagliato nel 1795 dai maestri locali Domenico Parlagreco, Luigi Montalto e Liborio Parlagreco. Sul lato destro del coro, si possono ammirare tele come l’Epifania o Adorazione dei Magi e San Benedetto e il servo di Re Totila, entrambe opere di Giuseppe Salerno. Sul lato sinistro, invece, si trovano lo Sposalizio mistico di Santa Caterina e il Martirio dei Santi Quaranta.
Un Patrimonio storico e artistico
Durante la campagna di riconquista della Sicilia, il Gran Conte Ruggero riceve da Papa Niccolò II un vessillo decorato con l’immagine della Vergine Maria. Dopo la rivolta dei Baroni e le successive repressioni, i notabili di Piazza Armerina nascondono questo sacro vessillo nell’eremo di Santa Maria in contrada Piazza Vecchia per proteggerlo.
La cattedrale attuale sorge sul sito di una precedente chiesa gotico-catalana. Il tempio subisce danni significativi durante il terremoto del 1542, ma viene successivamente restaurato e ampliato grazie alla generosità del barone Marco Trigona, che nel 1598 lascia le sue volontà testamentarie per il completamento della chiesa.
La costruzione della cattedrale, iniziata nel 1627, vede l’impiego del laterizio come materiale principale, sia strutturale che decorativo. Nonostante le tremende scosse del terremoto del 1693, la cattedrale rimane illesa, un evento che la città celebra ogni anno. Dopo diverse interruzioni, i lavori vengono completati nel 1742, con la consacrazione del tempio.
Nel 1768, viene completata anche la cupola, che oggi rappresenta l’elemento distintivo della cattedrale. L’edificio, situato sulla parte più alta della città, domina l’intero abitato con la sua maestosa presenza.
La cattedrale di Piazza Armerina è un gioiello architettonico che merita di essere visitato, soprattutto ad agosto, quando il clima e la luce estiva rendono ancora più affascinante la sua imponente struttura.