Domenico Dolce e Cefalù: il lavoro silenzioso di chi ama la sua terra

Oggi, 7 aprile 2025, nel giorno del funerale di Domenico Francesco Dolce, pubblichiamo la sua biografia, che sarà inclusa nella pubblicazione che stiamo curando sulle persone che, come lui, hanno segnato e continuano a segnare la nostra città con la loro vita di servizio, le loro azioni di valore e il loro amore per il territorio. Questa biografia era stata programmata per essere pubblicata il 4 aprile, ma le circostanze ci hanno sconsigliato di farlo. Lo facciamo oggi per ricordare anche una persona che ha amato profondamente la nostra Cefalù.

Domenico Francesco Dolce, nato il 7 ottobre 1943 a Polizzi Generosa, è una delle figure più significative e rispettate della politica e delle amministrazioni locali della provincia di Palermo. Conosciuto per la sua lunga carriera politica, la sua dedizione alla pubblica amministrazione e l’impegno sociale, ha ricoperto numerosi ruoli di responsabilità nelle istituzioni, diventando un punto di riferimento sia per i cittadini di Polizzi Generosa che per quelli di Cefalù, dove ha servito in vari ambiti, tra cui quelli di assessore, vicesindaco e presidente del Consiglio Comunale. La sua vita non è solo una lunga carriera politica, ma anche una storia personale segnata da grandi sfide, sofferenze e momenti di speranza. Ha saputo affrontare le difficoltà con una determinazione straordinaria, cercando sempre di trasmettere ai giovani l’importanza dell’impegno civile, della resilienza e del coraggio nel perseguire il bene comune.

La sua autobiografia, “Dietro ogni nuvola c’è sempre il sole”, è una testimonianza profonda e commovente della sua vita, un racconto di sfide e difficoltà, ma anche di speranza e forza interiore. Dolce non si è mai fermato di fronte agli ostacoli, ma ha sempre trovato il modo di riprendersi e di proseguire nel suo cammino. Il suo desiderio di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di coraggio, determinazione e speranza, lo ha portato a condividere la sua esperienza di vita, senza nascondere le difficoltà e le perdite, ma anzi mettendo in luce la bellezza della rinascita e della forza interiore che si può trovare anche nei momenti più bui.

Infanzia e giovinezza

Domenico Francesco Dolce nasce a Polizzi Generosa il 7 ottobre 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, un periodo turbolento e doloroso per l’Italia e per la Sicilia, che, come il resto del Paese, è devastata dai conflitti. Polizzi Generosa non è immune agli effetti devastanti della guerra, che colpisce in modo profondo la vita quotidiana degli abitanti. La Sicilia, in quegli anni, è segnata da una grave carenza di risorse, da un’economia in rovina e da una profonda divisione sociale, che crea un ambiente difficile, ma al contempo solidale, in cui egli cresce. La sua infanzia è intrisa di difficoltà, ma anche di amore familiare e di una profonda connessione con la sua comunità. La perdita prematura del padre, Mariano, che muore a Cefalonia, durante la Seconda Guerra Mondiale, è un evento tragico che segna in modo indelebile la sua vita. Dolce cresce senza il supporto diretto di un padre, ma trova nella madre, Giuseppina, una figura di riferimento incredibilmente forte e amorevole.

Sua madre, pur tra le difficoltà economiche e le circostanze avverse, lo cresce con un amore incondizionato, e con il sostegno dei nonni Anna e Vincenzo, e degli zii Maria e Francesco, riceve quell’affetto e quella protezione che lo aiuteranno ad affrontare le difficoltà della vita. Nonostante la perdita del padre, la sua famiglia rappresenta per lui un pilastro fondamentale, che gli dà la forza di guardare al futuro con speranza. La comunità di Polizzi Generosa è un altro elemento che contribuisce alla sua formazione. La solidarietà tra i compaesani, l’unione nella difficoltà, è un aspetto che lui porterà sempre con sé, sia nella sua vita privata che in quella professionale e politica.

Crescendo in un periodo così drammatico si trova a fare i conti con la realtà difficile della guerra, ma anche con le risorse che la sua comunità riesce a mobilitare per andare avanti. In un mondo in cui la povertà e la sofferenza sono diffuse, ma anche in cui la speranza e il desiderio di riscatto sono forti, Domenico impara fin da piccolo a non arrendersi mai. La sua infanzia e la sua giovinezza sono segnate da esperienze formative che lo renderanno sensibile alle problematiche sociali, politiche ed economiche del suo tempo, spingendolo, fin da giovane, a intraprendere un cammino di impegno civico che lo porterà a dedicarsi con passione e determinazione alla politica.

La sua formazione scolastica non è stata solo una preparazione teorica, ma anche pratica, volta a renderlo un professionista competente e consapevole delle proprie capacità. Si diploma come ragioniere e, spinto dalla voglia di migliorare le sue condizioni e quelle della sua comunità, inizia a lavorare presso l’ufficio ragioneria del Comune di Polizzi Generosa. Inizia così una carriera nel mondo della pubblica amministrazione che durerà decenni. Il suo lavoro lo porta a confrontarsi con la gestione delle risorse pubbliche e con le difficoltà pratiche che derivano dall’amministrazione di un piccolo comune. In questo contesto sviluppa le sue competenze tecniche, ma anche un forte senso di responsabilità e di giustizia, che lo accompagneranno per tutta la sua vita.

Nel frattempo, cresce anche la sua passione per la politica. Entra nel Partito Socialista, dove trova il suo ambito naturale di impegno civico. La sua militanza politica, però, non si limita alla teoria: è convinto che la politica debba essere un mezzo per risolvere i problemi concreti della gente, e per questo motivo, si impegna fin da giovane per migliorare la sua comunità. La sua attività politica lo porta ad essere parte di numerosi gruppi e comitati che lavorano sul territorio per promuovere il cambiamento. La sua passione per la politica lo porta a essere sempre più coinvolto nella vita politica del paese e della provincia di Palermo, dove le sue capacità organizzative e il suo impegno civile non passano inosservati.

La carriera e i successi politici

La carriera politica di Domenico Francesco Dolce inizia ufficialmente negli anni ’80, quando viene eletto consigliere provinciale di Palermo. La sua esperienza in consiglio provinciale va avanti fino al 1985 ed è caratterizzata da un impegno costante a favore della comunità, con particolare attenzione alla gestione delle risorse locali, alla promozione del benessere sociale e alla soluzione delle problematiche economiche del territorio. Si distingue sin da subito per la sua competenza, la sua capacità di ascolto e per l’approccio pragmatista che adotta nei confronti delle sfide politiche e amministrative.

Nel giugno 1985 viene eletto sindaco di Polizzi Generosa, un ruolo che ricopre fino al gennaio 1988 e che segna un punto di svolta importante nella sua carriera. Durante il suo mandato, il paese vive un periodo di crescita e rinnovamento: da sindaco adotta politiche che favoriscono lo sviluppo economico e il miglioramento dei servizi pubblici. La sua azione amministrativa è orientata al benessere della comunità, con interventi in ambito sociale, sanitario e infrastrutturale. La sua gestione è improntata alla trasparenza e all’efficienza, qualità che gli permettono di guadagnarsi la fiducia della popolazione.

Dopo un periodo di pausa ritorna al ruolo di sindaco a Polizzi nel giugno 1990. Con la carica di primo cittadino va avanti fino all’aprile del 1991. Continua a lavorare per il miglioramento del suo paese, affrontando nuove sfide e difficoltà. Nonostante le difficoltà economiche che continuano a caratterizzare la Sicilia degli anni ’90, egli riesce a implementare nuove iniziative e a garantire la gestione efficiente delle risorse del comune. Alla fin degli anni ’90 il suo impegno si estende anche ad altre amministrazioni locali, come quella di Cefalù, dove ricopre ruoli di rilievo, tra cui quello di assessore, vicesindaco e, infine, presidente del Consiglio Comunale. Dal sindaco La Grua (1993 – 97) viene chiamato alla carica di assessore. Torna a fare l’assessore a Cefalù anche durante la prima sindacatura Vicari (1997-2002). Dopo le elezioni del 2002 viene eletto presidente del Consiglio comunale. Quest’ultima esperienza a Cefalù segna il culmine della sua carriera politica a livello locale. Anche in questo ruolo si distingue per la sua capacità di mediazione e di gestione politica, sempre con un occhio attento alle necessità dei cittadini e un impegno costante verso la promozione della giustizia sociale e dell’equità. La sua lunga esperienza politica lo rende un interlocutore privilegiato per le istituzioni locali, regionali e nazionali, e la sua influenza nella politica siciliana è ormai riconosciuta da tutti. Quando nel 2007 si tengono le elezioni per eleggere il successore della Vicari si presenta quale candidato sindaco ma non viene eletto.

Nel giugno 2015 torna ad essere eletto consigliere comunale nel paese che lo ha visto crescere politicamente nella lista “Polizzi insieme per viverla”. E’ proprio con questa nuova esperienza che si chiude la sua carriera politica.

La vita personale e le sfide private

La vita privata di Domenico Francesco Dolce è segnata da numerosi eventi dolorosi, ma anche da una profonda determinazione a non arrendersi di fronte alle difficoltà. La morte prematura di suo figlio Mario, che lascia la famiglia in un dolore incolmabile, è un episodio che segna profondamente la sua vita. Nonostante la tragedia, egli trova la forza di andare avanti, di affrontare il dolore e di continuare a servire la sua comunità, trovando nella memoria di Mario una spinta a lottare per il bene degli altri. La sua famiglia, composta dalla moglie, dal figlio Dario e dalle due nipotine, è sempre stata un elemento fondamentale nella sua vita. La sua vita familiare è stata, sin dal principio, una fonte di grande supporto e di gioia, che lo ha aiutato a superare le difficoltà.

Domenico ha sempre cercato di trasmettere alle generazioni future il valore della speranza e dell’impegno civile. La sua autobiografia, “Dietro ogni nuvola c’è sempre il sole”, è un’opera che racconta non solo la sua vita, ma anche le sue riflessioni sulla politica, sul dolore e sulla resilienza. Dolce ha sempre ritenuto che, seppur segnati da tragedie, fosse possibile trovare la forza di rialzarsi e di continuare a sorridere, come una testimonianza di come l’amore e la speranza possano sempre prevalere sul dolore e sulla sofferenza.

Lascia una straordinaria eredità nella politica siciliana e nelle amministrazioni locali. La sua vita è stata un esempio di come la politica possa essere un mezzo per migliorare concretamente le condizioni di vita delle persone, e di come l’impegno civico e il servizio alla comunità possano diventare una missione di vita. Dolce è ricordato come un amministratore capace, onesto e sempre pronto a lottare per il bene della sua gente. La sua visione della politica, come strumento di cambiamento e miglioramento della società, ha ispirato numerosi giovani e amministratori locali che hanno avuto modo di lavorare al suo fianco.

La sua morte, avvenuta il 6 aprile 2025, segna la fine di un’epoca per la politica locale, ma la sua memoria rimarrà viva nelle persone che lo hanno conosciuto e nel lavoro che ha svolto. La sua vita, il suo impegno e la sua determinazione continueranno a ispirare generazioni future, mostrando come il coraggio, la speranza e l’amore per la propria terra possano essere motori di cambiamento e progresso per la comunità. Con la sua vita e la sua carriera, ha lasciato un segno profondo nella storia della Sicilia e nelle istituzioni locali, e il suo esempio rimarrà un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano servire il bene comune.

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