Cosa succede a chi mette le patate nel microonde? Ecco l’incredibile risposta

Cosa succede a chi mette le patate nel microonde? Chi mette le patate nel microonde […]

Cosa succede a chi mette le patate nel microonde? Chi mette le patate nel microonde per riscaldarle rischia di fare sviluppare un batterio pericoloso: il Clostridium botulinum. Questo batterio provoca nausea, vomito, diarrea e forti dolori muscolari. Può provocare anche problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie, alterazioni visive, disturbi della fonazione e della deglutizione. può anche portare a morte per paralisi respiratoria e conseguente asfissia. Tutto dipende da come sono state conservate le patate dopo la cottura. Se si lasciano raffreddare a temperatura ambiente le condizioni possono stimolare la crescita del Clostridium botulinum soprattutto se sono avvolte nella carta stagnola. Questa infatti impedisce all’ossigeno di penetrare. Riscaldare le patate al microonde, in questa situazione, non sempre uccide questi batteri.

Quali cibi non vanno riscaldati al microonde? Pollo, spinaci, funghi, riso e patate sono i 5 cibi che secondo la Food standards agency e l’European food information council sarebbe meglio evitare di riscaldare al microonde. I problemi si hanno quando questi cibi vengono cotti e conservati male. Il pollo non riscaldato bene può portare la salmonella o il pericoloso Campylobacter. I funghi si deteriorano velocemente e possono causare il mal di stomaco quando riscaldati.  Bisognerebbe evitare di riscaldare gli spinaci perché possono produrre le nitrosammine, che spesso sono cancerogene. Queste sostanze possono influire sulla capacità del sangue di trasportare ossigeno e nei bambini causare anche la sindrome del bambino azzurro.

Come conservare le patate cotte? Le patate cotte vanno consumate il prima possibile e non vanno lasciate per troppi giorni in frigorifero. Se poi vengono riscaldate non occorre mai farlo più di una volta perché altrimenti alcune sostanze nutritive si deteriorerebbero troppo. Attenzione a non consumare mai avanzi di patate su cui si è formata della muffa o che abbiano sviluppato cattivi odori. E’ bene sapere che una volta bollite, fritte o cotte in padella, le patate devono essere conservate in frigo per un paio di giorni massimo. Il rischio di tossicità è legato ai glicoalcaloidi che si concentrano sulla buccia e anche nei tuberi germogliati.

Quali sono i benefici delle patate? Le patate sono costituite per la maggior parte da acqua e da amido. Le patate apportano 77 calorie ogni 1000 grammi di prodotto. Possiedono un indice glicemico alto ed ecco perché i diabetici e coloro che hanno un’alterata tolleranza al glucosio devono consumarle con moderazione e soprattutto non devono mai mangiarle insieme a pasta e pane. Le patate sono ricostituenti e nutrienti, aiutano a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, sono diuretiche e depurative, aiutano a mantenere il corretto funzionamento del sistema nervoso, prevengono sbalzi d’umore e depressione. Le patate sono utili in caso di diarrea.

Le patate aiutano a dimagrire? Le patate lesse sono il cibo più saziante con un valore del 323%.  Il potere saziante di un cibo è una variabile fondamentale per controllare lo stimolo della fame e quindi aiutare il proprio corpo a dimagrire. Le patate lesse sono un cibo molto saziante in quanto producono una maggior distensione gastrica e quindi una maggior sensazione di pienezza. Le patate, quindi, aiutano a dimagrire. E’ bene non eccedere con le quantità e non superare le due porzioni da 200 grammi l’una alla settimana. E’ sconsigliato, infine, mettere nelle patate burro, margarina, maionese e anche salse ipercaloriche.

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