È scomparso all’età di 73 anni Santo Farinella, l’ultimo tipografo di Petralia Sottana. Una colonna portante della cultura madonita. Era testimone, infatti, della storica tipografia che è stata chiusa nel 1955, detta delle Nebrodi, di proprietà del professore Pollara. Santo Farinella vi ha lavorato per molti anni. L’ultima macchina tipografica dell’azienda con tutte le lettere originali è custodita, oggi, nei saloni dell’Ente Parco delle Madonie per scopi educativi e didattici, su concessione della famiglia. Più volte Farinella si è recato presso l’Ente parco per spiegare agli alunni il funzionamento della macchina. «Le sue visite ci mancheranno – ha commentato il presidente dell’Ente Parco Madonie, Angelo Pizzuto – Con la scomparsa di Farinella se ne va un pezzo di storia madonita del dopoguerra che, attraverso la tipografia dei Nebrodi, è stato testimone dell’evoluzione dei tempi che cambiavano fino a raggiungere la modernità, anche nel settore tipografico».
Santo Farinella è stato il numero due nel campo della tipografia. Il suo maestro è stato il tipografo castelbuonese Lorenzo Lupo che arrivò a Petralia Sottana insieme alla sua famiglia, nel 1948. In quegli anni a Petralia venivano realizzati tantissimi servizi che richiedevano lavori di tipografia. Santo ha iniziato a lavorare in tipografia fin da ragazzino. Realizzava dai biglietti di matrimonio alla stampa su carta o cartone. «Santo aveva una cultura che non derivava da anni di studio ma dalle materie con le quali aveva a che fare quotidianamente. Con lui – commenta il sindaco di Petralia, Santo Inguaggiato – scompare un artigiano che non esito a collocare tra le persone che sono state la colonna portante della cultura madonita. Aveva un carattere mite e un bellissimo rapporto con tutti. Una volta mi parlò di un suo piccolo sogno: adeguare la tipografia con le nuove tecnologie di oggi. Sogno mai realizzato perché la tipografia chiuse e lui andò in pensione».