Gli avocado contengono molti polifenoli che riducono la glicemia poiché inibiscono gli enzimi deputati alla digestione dell’amido. Sono dei frutti molto oleosi ricchi di acido oleico che migliora la sensibilità all’insulina.
Quali sono i benefici degli avocado?
Hanno proprietà aromatiche e digestive. Gli avocado aiutano a contrastare la dissenteria perché sono un ottimo astringente. Sono utili al diabete perché contengono calcio, potassio e notevoli quantità di fibra e grassi monoinsaturi. Gli avocado favoriscono la riduzione del colesterolo cattivo e dei trigliceridi. Mantengono in salute il cuore. Gli avocado non fanno ingrassare. Aumentano il senso di sazietà tra un pasto e l’altro. Proteggono il nostro organismo dall’azione dei radicali liberi. Gli avocado prevengono le patologie infiammatorie articolari. Sono ricchi di luteina e zeaxantina che proteggono gli occhi da stress ossidativo, cataratta e degenerazione maculare. Gli avocado proteggono la pelle e i capelli.
Quanti avocado si possono mangiare al giorno?
Per un corretto consumo giornaliero di avocado la porzione ideale da assumere a persona è mezzo cucchiaio al giorno. E’ meglio astenersi del tutto dal consumo di questo frutto se si sta seguendo una dieta a basso contenuto di FODMAPs. Contiene fibre molto fermentabili che possono causare gonfiore intestinale. Mangiare troppo avocado può essere nocivo per le persone che soffrono di problemi al fegato. Questo frutto contiene anetolo ed estragolo. Sono due sostanze che possono causare malattie epatiche nei soggetti predisposti.
Quale frutta aiuta chi ha la glicemia alta?
Le pere sono un cibo consigliato ai diabetici. Le pere possiedono un alto contenuto di fibre che portano una minore velocità di assorbimento degli zuccheri nell’intestino e un maggiore equilibrio della glicemia. Le pere possiedono tanti benefici. Tra la frutta a basso indice glicemico e a basso carico glicemico troviamo: le ciliegie, le prugne, il pompelmo, le mele, le pere, le fragole, le albicocche, le arance, le pesche e i lamponi.
Quale salume non aiuta chi ha la glicemia alta?
Alcuni salumi aumentano l’insorgere del diabete e fanno male al colesterolo. Una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato che ogni 50 grammi di carne trasformata in insaccato aumenta del 51% l’insorgere del diabete. La mortadella andrebbe evitata e mangiata solo raramente in presenza di glicemia alta e colesterolo elevato. La mortadella è un salume insaccato cotto a base di carne suina, grasso (lardo). In alcune tipologie la mortadella può contenere anche di carne bovina e fegato. La mortadella può contenere vari aromi, spezie e acheni tipo pistacchi. Va consumata in modo moderato. Ogni 100 grammi apportano 70 mg di colesterolo.