Questo il suo messaggio. “Purtroppo quella del contrasto all’abbandono dei rifiuti è una delle battaglie quotidiane più avvilenti che la pubblica amministrazione deve combattere.
Bastano pochi incivili, tra le tante migliaia di persone perbene ed educate, a guastare un luogo.
Ed è facile con i social utilizzare le foto di rifiuti abbandonati per trasferire un’immagine negativa di una città.
Nel condannare fermamente chi abbandona un rifiuto su una spiaggia, sulla scogliera, come anche su una scarpata o una pubblica via, ribadisco l’impegno costante che il Comune e la ditta che gestisce il servizio di raccolta mettono in campo quotidianamente per mantenere pulita la città.
Abbiamo un quotidiano servizio di pulizia delle spiagge anche con mezzo meccanico, servizio di spazzamento anche automatizzato, passaggi ripetuti di svuotamento dei cestini, punti di raccolta, servizi di ritiro porta a porta anche in zona extraurbana, attività di controllo ambientale con personale di polizia municipale munito di fototrappola.
Poi ci sono gli incivili, quelli che non meritano di essere definiti ospiti graditi della nostra città, chiunque essi siano e da qualsiasi posto provengano.
Non sentirete mai dalla mia voce un giudizio di condanna generalizzato o qualunquista verso chi si reca al mare e ha tutto il diritto di fruirne liberamente, sia esso residente o meno, credo che questo sia un diritto che debba essere tutelato assieme a quello di assicurare anche servizi e attrezzature com’è giusto in una località turistica.
Ma fruire liberamente non significa fare ciò che si vuole, significa essere innanzitutto rispettosi. Non mi scandalizzo se un panino viene mangiato in spiaggia. Non credo sia lecito per nessuno scandalizzarsi per questo.
Il giudizio di condanna va diretto a chi compie certi gesti irrispettosi come gli abbandoni dei rifiuti, a chi si ostina, per leggerezza, menefreghismo, sciatteria, cafonaggine a utilizzare gli spazi pubblici con disprezzo per gli altri e la città di cui stanno godendo”.