Pippo Guercio, nato il 13 marzo 1954 a Cefalù, è una delle personalità più rispettate e influenti della Sicilia. Con una carriera medica che si estende su oltre quattro decenni, ha avuto un impatto profondo sulla sua comunità, non solo come professionista sanitario ma anche come cittadino impegnato, incarnando il modello del “medico di tutti”. La sua vita si è intrecciata con quella della sua città, che ha visto trasformarsi profondamente nel corso degli anni. Guercio non è stato solo un medico, ma anche una figura simbolo di umanità, impegno e solidarietà, che ha dedicato tutta la sua esistenza a migliorare la qualità della vita dei suoi concittadini, sia attraverso il trattamento delle malattie che con la sua presenza costante in ambito civico e sociale.
Nato e cresciuto in una Cefalù che negli anni ’50 e ’60 viveva una forte transizione tra la tradizione agricola e il crescente sviluppo del turismo, Guercio ha avuto la fortuna di crescere in un ambiente che lo ha formato non solo a livello professionale, ma anche come cittadino consapevole. Frequenta l’asilo con la maestra Elettra alla Mercede e gioca in luoghi quali la via monsignor Castelli e corso Ruggero dove il padre assieme allo zio Pasquale avevano un negozio di Tessuti e confezioni. Cefalù, un piccolo comune siciliano caratterizzato dalla bellezza dei suoi paesaggi e da una storia ricca, in quegli anni ha visto la fine di un’era agricola e l’inizio di una nuova fase segnata dalla crescente affluenza turistica. In questo contesto, Guercio è cresciuto, assistendo al cambiamento radicale che stava investendo non solo la sua città, ma tutta la Sicilia.
Durante gli anni ’50 e ’60, la Sicilia si trovava in un periodo di profonda trasformazione economica e sociale. Gli effetti della Seconda Guerra Mondiale erano ancora evidenti, ma l’isola stava vivendo i primi segni di modernizzazione, mentre la politica e l’economia cominciavano a orientarsi verso una maggiore urbanizzazione. Le prime iniziative nel campo dell’industria del turismo, che in Sicilia sarebbe esplosa negli anni ’70, iniziavano a influenzare l’economia locale. In quel periodo, la vita rurale di Cefalù, ancora legata alle tradizioni, stava lentamente iniziando a cedere il passo a una città sempre più orientata verso i flussi turistici. Guercio ha vissuto da protagonista questo cambiamento, vivendo l’evoluzione della sua città dalla prospettiva di chi ha sempre cercato di servire e migliorare la sua comunità.
La formazione e l’inizio della carriera
La formazione di Pippo Guercio non è stata solo una questione accademica, ma anche una questione di valori e di principi che ha imparato dalla sua famiglia e dal contesto in cui è cresciuto. Cefalù negli anni ’60 e ’70 era ancora un paese di piccole dimensioni, con una struttura sociale che rifletteva una comunità agricola tradizionale. Tuttavia, la presenza di alcune figure di riferimento nella sua famiglia lo ha portato a considerare la medicina e la politica come le vie migliori per contribuire al bene della comunità. Suo padre, consigliere comunale, e suo nonno materno, Giuseppe Vazzana, che aveva ricoperto l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici, lo hanno indirizzato verso un impegno costante nel servire la città e migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini. Il nonno Giuseppe Vazzana aveva infatti realizzato importanti opere pubbliche contribuendo così a migliorare la vita quotidiana di tutti gli abitanti. In particolare ha costruito l’acquedotto che ha portato l’acqua potabile da Collesano a Cefalù, il tratto di strada che da Cefalù conduce a Gibilmanna, l’attuale molo di piazza Marina e la strada che va da Piano delle fate porta a Gratteri.
Il giovane Guercio, consapevole di quanto fosse importante la salute per il benessere della comunità, ha deciso di seguire la strada della medicina, iscrivendosi all’Università di Palermo alla fine degli anni ’70. Quegli anni sono stati segnati da un fermento culturale e politico che ha influenzato anche la Sicilia. La medicina, all’epoca, stava iniziando a evolversi rapidamente, con l’introduzione di nuove tecnologie e approcci terapeutici che cambiavano il panorama sanitario. I giovani medici, come Guercio, si trovavano a vivere un periodo in cui l’approccio alla medicina non era solo legato alle pratiche tradizionali, ma anche alla scoperta di nuove frontiere nella cura delle malattie. La Sicilia, purtroppo, era ancora un’isola con profonde disuguaglianze economiche e sociali, ma il cambiamento stava per arrivare, anche attraverso l’impegno di professionisti della salute come Guercio. Il giovane Pippo di quegli anni frequentava l’Azione Cattolica. era appossionato di gare in pista con auto modelli, andava in campagna dove accudiva alcuni suoi cani.
Una volta laureato, Pippo Guercio ha scelto di specializzarsi in otorinolaringoiatria, un campo che lo avrebbe visto protagonista in molte delle sfide mediche che la Sicilia stava affrontando in quel periodo. La scelta di questa specializzazione gli ha permesso di affrontare in modo diretto le patologie legate alla respirazione, all’udito e alla voce, settori cruciali per la qualità della vita delle persone. I primi anni della sua carriera lo hanno visto lavorare come medico di guardia medica turistica a Cefalù, dove ha potuto fare esperienza con una vasta gamma di pazienti, dalle emergenze sanitarie a situazioni quotidiane, che gli hanno permesso di affinare la sua capacità di relazione e di intervento immediato.
Il primo incarico a tempo indeterminato come medico di guardia medica lo ottiene a San Mauro Castelverde. Tra i suoi servizi il medico specialista ambulatoriale otorinolaringoiatra a Palermo, Termini Imerese, Petralia Sottana e Cefalù. Fa il medico a tempo determinato al pronto soccorso dell’ospedale G.Giglio di Cefalù. Diventa medico di fiducia delle Ferrovie dello stato, del Cleb Med a tutt’ggi, medico fiscale per i dipendenti del comune di Cefalù, medico di medicina generale dall’anno 1995 al 18 agosto 2024. E’ stato coinvolto al policlinico di Palermo su diversi lavori e pubblicazioni di sperimentazioni sugli effetti dell’acido ialuronico sulle perforazioni timpaniche. Attualmente è componente del CdA dell’ospedale Giglio di Cefalù
La crescita professionale in un contesto turisticamente in espansione
Nel corso degli anni, Cefalù ha vissuto una trasformazione straordinaria. Negli anni ’80 e ’90, la città, che fino ad allora era stata principalmente un piccolo centro rurale, divenne sempre più una meta turistica internazionale. La crescita del settore turistico ha portato con sé nuove sfide, inclusa la necessità di una sanità sempre più efficiente per rispondere all’afflusso di visitatori. In questo contesto, Guercio ha svolto un ruolo fondamentale, prima come medico di guardia turistica e poi come medico di medicina generale, rispondendo alle nuove esigenze di una popolazione in costante crescita. La città, che aveva visto nascere la tradizione turistica sin dagli anni ‘60, negli anni ‘80 e ‘90 iniziò a diventare una delle mete più ambite della Sicilia, con un impatto evidente sulla vita quotidiana di chi vi abitava.
Guercio ha vissuto questo cambiamento come una sfida, cercando di garantire che i pazienti locali e i turisti ricevessero la stessa attenzione e qualità di cura. L’evoluzione della medicina, l’introduzione di nuove tecniche diagnostiche e l’approfondimento delle specializzazioni mediche hanno permesso a Guercio di crescere professionalmente, ma al contempo non ha mai perso il focus sull’aspetto umano della sua professione. La sua medicina non si è mai limitata a curare il corpo, ma si è sempre concentrata anche sulla mente e sullo spirito dei pazienti, cercando di restituire loro fiducia e speranza nei momenti di difficoltà.
Il medico di tutti, senza mai fermarsi
Nel corso della sua lunga carriera, Guercio ha rappresentato il medico ideale per la sua comunità: una figura di riferimento che, oltre a essere un esperto nella sua disciplina, è anche sempre stato vicino ai suoi pazienti nei momenti di sofferenza. La sua figura non si è mai limitata a quella di un medico che prescrive farmaci o diagnostica malattie, ma è sempre stata quella di un uomo che sa come ascoltare, confortare e capire le necessità dei suoi pazienti. Guercio ha dimostrato che la medicina è anche una questione di umanità, di disponibilità costante e di empatia, elementi che, nel corso degli anni, sono diventati il cuore del suo lavoro.
Il suo impegno non si è mai fermato, nemmeno quando la sua carriera sembrava avviarsi al termine. Durante la pandemia di COVID-19, Guercio ha svolto un ruolo decisivo nel garantire la sicurezza sanitaria della sua città. Con oltre 12.000 dosi di vaccino somministrate nel suo ambulatorio, è diventato un punto di riferimento fondamentale per i suoi concittadini, mostrando ancora una volta la sua dedizione al servizio del prossimo. La sua capacità di affrontare la pandemia con fermezza e disponibilità ha dimostrato quanto il suo amore per la medicina e per la comunità non fosse mai venuto meno, anche dopo il pensionamento. Guercio ha continuato a esercitare la sua professione, rispondendo alle necessità dei pazienti e facendo sentire la sua presenza in un momento così difficile per tutti.
Il medico e l’uomo impegnato anche in politica
Accanto alla sua carriera medica, Pippo Guercio ha avuto anche un’importante carriera politica. La sua esperienza politica inizia nel 1988, quando si candida come consigliere comunale di Cefalù. Questo è un periodo importante per la Sicilia, che viveva una forte transizione politica, con il declino della Democrazia Cristiana e l’emergere di nuove forze politiche. Guercio, forte della sua esperienza come medico e della sua visione della medicina come servizio pubblico, è riuscito a coniugare la sua passione per la politica con il desiderio di migliorare la città e la qualità della vita dei suoi abitanti. Durante il suo mandato come sindaco di Cefalù dal 1989 al 1992 e successivamente dal 2007 al 2012, eletto con circa seimila preferenze, ha contribuito a modernizzare la città, ristrutturando l’ospedale locale e incentivando il settore turistico. La sua amministrazione ha visto anche il miglioramento delle infrastrutture turistiche, che hanno contribuito a fare di Cefalù una delle destinazioni turistiche più prestigiose della Sicilia.
Guercio ha sempre visto la politica come un’estensione del suo lavoro da medico, un’opportunità per servire la sua città e la sua gente. Ha saputo integrare le sue competenze professionali con una visione ampia del bene comune, lavorando per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per garantire che il benessere collettivo fosse sempre al centro dell’agenda amministrativa. La sua carriera politica è stata sempre guidata dall’impegno per la città e dalla consapevolezza che, come medico, aveva l’obbligo morale di contribuire alla crescita e al benessere di Cefalù.
Pippo Guercio è un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, sia come medico che come amministratore pubblico. La sua carriera, che unisce la medicina, la politica e l’impegno civico, è la dimostrazione di come l’amore per il prossimo e la dedizione al bene comune possano fare davvero la differenza in una comunità. La sua eredità non si limita solo al suo lavoro come medico, ma si estende al suo impegno a migliorare la città che ama. Guercio ha contribuito alla trasformazione di Cefalù, facendo della sanità e del turismo le principali risorse per la crescita della città, e il suo esempio continuerà a ispirare le generazioni future. La sua vita è un modello di come si può coniugare la medicina con l’impegno civico e politico, sempre con il cuore rivolto al servizio degli altri. Oggi continua a fare il proprio dovere ogni giorno. Ama la campagna dove cura un proprio orticello, va a psca e tra i suoi hobby ha la bicicletta e il kart. Si diverte a costruire case sugli alberi e vive a Barreca in campagna dove ogni cosa lo fa pensare ai suoi genitori ed alla sua gioventù. Ha tanti progetti per il futuro perchè come dice: «Questi progetti sono i venti che spingono le vele a navigare verso il porto sicuro dell’eternità».
La biografia di Pippo Guercio, presentata in questo articolo, farà parte di una pubblicazione che Cefalunews sta curando per la sua uscita prevista nel mese di aprile 2025. Il libro raccoglierà le biografie di quei personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità e oltre. Se conosci storie di persone che hanno segnato la storia della nostra città con il loro impegno, che abbiano lavorato per il bene comune o che abbiano lasciato una traccia nelle istituzioni, nelle scuole, nelle chiese, nelle strade o nei luoghi di ritrovo, ti invitiamo a contribuire.
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