241° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza

Il 24 giugno si celebrerà a Palermo il 241° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, il più antico dello Stato, e una delle cinque forze di polizia italiane a ordinamento militare, posto alle dipendenze del Ministro dell’Economia e delle Finanze. In realtà nel lontano 1774 per volere del Re Vittorio Amedeo III, nel Regno di Sardegna, veniva costituito un Corpo speciale, la “Legione Truppe Leggere”, con il compito di svolgere funzioni di vigilanza finanziaria sui confini, e sostenere in caso di guerra l’esercito regolare. Con atto del 5 ottobre 1774 il neonato Corpo ebbe il suo primo Comandate, il Tenente Colonnello Gabriele Pictet, già comandante delle reclute nella Cittadella di Torino. Al Pictet per questo nuovo incarico gli fu assegnato come ausilio il Tenente Colonnello Giuseppe della Chiesa di Ponzano. Per l’occasione abbiamo chiesto al Sottotenente (r) della Guardia di Finanza, Michele Nigro (1) di parlarci di come si svolgerà la ricorrenza al Comando interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, e di tracciarci altresì, la storia di questo articolato, per funzioni e scopi, Organismo dello Stato.

«Il prossimo 24 giugno, nella splendida cornice della Caserma “Giuseppe Cangialosi” di Palermo, la Guardia di Finanza della Sicilia celebrerà il 241° anniversario della sua fondazione. La cerimonia, svolta all’insegna della sobrietà dettata dalla contingente situazione economica, vedrà schierata una rappresentanza dei contingenti ordinari e di mare ed alcuni reparti speciali del Corpo. La manifestazione si svolgerà alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Sud Occidentale, Generale di Corpo d’Armata Filippo Ritondale, e del Comandante Regionale Sicilia, Generale di Divisione, Ignazio Gibilaro. Nel corso della celebrazione saranno premiati alcuni militari che si sono particolarmente distinti in attività e operazioni di servizio. Riporto qui di seguito, una breve sintesi della storia del Corpo. La Guardia di Finanza, come oggi noi la conosciamo, trae origine dalla “Legione Truppe Leggere” del Regno di Sardegna e nasce nell’ottobre del 1774 per volontà del re Vittorio Amedeo III. Scopo preminente era quello di creare una costante vigilanza finanziaria lungo i confini del Regno e di disporre, in caso di guerra, di una forza da affiancare alle truppe regolari. Inizialmente, costituita da due compagnie, nel tempo il reparto amplia i propri organici raggiungendo la conformazione di un reggimento (una legione su due battaglioni) e, in seguito, di una brigata. E’ utile ricordare che nel periodo in esame, la tutela dell’erario nel Regno delle due Sicilie era affidata al corpo delle “Guardie dei Dazi Indiretti”, che operava sul territorio sia a piedi che a cavallo e, lungo le coste, con un esiguo numero d’imbarcazioni armate. Il loro compito era quello di controllare il regolare pagamento dei dazi di consumo, di vigilare sulle dogane, sali, diritti riuniti, zone costiere e su tutto ciò che aveva attinenza con la salute pubblica. Con l’avvenuta Unità d’Italia, i vari Corpi di finanza furono accorpati in un’unica struttura che prese il nome di “Corpo delle Guardie Doganali”. Compito primario dell’unità, la vigilanza doganale e il concorso, in tempo di guerra, nella difesa dello Stato. La precedente denominazione fu, nel 1881, mutata in “Corpo della Regia Guardia di Finanza”, con funzioni anticontrabbando e vigilanza sull’osservanza delle leggi e regolamenti finanziari. Affiancava a tali compiti, quelli di concorso alla difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nel periodo successivo si connotava sempre più la fisionomia operativa del Corpo quale “polizia finanziaria” con scopi di prevenzione e repressione dei reati fiscali. Nel 1907 le “guardie di finanza” ricevettero le stellette e nel 1911 venne assegnata la bandiera di guerra, chiari simboli volti ad affermare la “militarità” del Corpo. Nel 1914 la Regia Guardia di Finanza partecipò alla Iª Guerra Mondiale mobilitando quattordici battaglioni e quattro compagnie autonome, distinguendosi in più occasioni, per l’ardimento e il coraggio dei suoi uomini. Dopo tale doloroso dramma, l’ampliamento dei confini dello Stato e le conseguenti accresciute esigenze di vigilanza posero le basi per un generale riordino del Corpo ed il potenziamento del naviglio, del parco automobilistico e delle telecomunicazioni. Risale al 1923 l’istituzione della “Polizia Tributaria Investigativa” quale organo specializzato con funzioni ispettive e investigative fiscali. Lo scoppio della IIª Guerra Mondiale nella primavera del 1940, riporta nuovamente al fronte gli uomini della Guardia di Finanza che continueranno comunque, a mantenere, in Patria e nelle colonie, presidi a tutela degli interessi erariali. Mentre le truppe di terra mobilitate passarono alle dipendenze del Regio Esercito, le unità navali affiancarono i mezzi della Marina nell’attività di vigilanza costiera e di difesa antisommergibili. Dopo circa tre anni di duri scontri, l’8 settembre del ’43, la firma dell’armistizio portò buona parte dei finanzieri a schierarsi a fianco dei partigiani e, nei territori man mano occupati, a concorrere con le truppe Alleate al mantenimento dell’ordine pubblico, nell’interesse della popolazione civile. Da ricordare la particolare attività svolta dai reparti dislocati sulla linea di confine del Nord Italia nel “transitare” centinaia di ebrei in territori sicuri per sottrarli alla cattura e deportazione da parte dei tedeschi. Cessate le ostilità, si dovette affrontare il difficile compito di ricostituire l’attività del Corpo per arginare una diffusa illegalità e il contrabbando di tabacchi che in quel periodo assunse proporzioni mai viste prima della guerra. Nel ’59 un nuovo riordino fissò i compiti istituzionali, di seguito, adeguati con la pubblicazione di specifici provvedimenti che ne tracciarono funzioni e competenze. Un ultimo intervento di riordino risale al 1999; per mantenere il contatto con la mutata situazione economica e l’attribuzione degli attuali compiti di “ polizia economico-finanziaria” a tutela del bilancio dello Stato e degli interessi economico – finanziari dell’Unione Europea. In tale ambito, la sorveglianza della frontiera marittima europea ed il controllo dei flussi migratori illegali è fronteggiata con un largo impiego di mezzi aeronavali.  Principale base operativa per tali operazioni, la Sicilia, punto di partenza e di arrivo di questo breve racconto, ed una manifestazione, volta a ricordare i tanti finanzieri che nel lungo periodo trattato hanno immolato la loro vita per l’affermazione e la salvaguardia della legalità, della libertà e della democrazia di questo Paese».

(1) Michele Nigro, Sottotenente in congedo della Guardia di Finanza, nel corso della carriera ha ricoperto incarichi vari a Trieste ed alla sede di Palermo. Riveste, in atto, la carica di Vicepresidente della Sezione A..N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) di Palermo. Ha pubblicato, sul sito interno della Guardia di Finanza e sulle riviste del Corpo, vari articoli sulla costituzione e sviluppo di alcuni reparti con sede a Palermo e sull’attività della Finanza in Sicilia in diversi periodi storici. È stato curatore e organizzatore di diverse mostre inerenti la Guardia di Finanza, tra le quali: “Le operazioni di soccorso della Guardia di Finanza nella Valle del Belice, gennaio 1968”;  “La caserma Cangialosi, 160 anni con la divisa e 64 in grigio verde”; “La Guardia di Finanza dall’Unità d’Italia alla Repubblica”;  “Evoluzione storica della Caserma Cangialosi dai primi del ‘900 ad oggi” ed altre di diverso carattere, quali: “La Sicilia dei Russi”, “L’anima dei Corpi” e “Il filo della memoria, dalla Grande Guerra alla Resistenza”. Tra le pubblicazioni ricordiamo: “Sulle tracce dei russi in Sicilia. Cronache ed itinerari dei viaggiatori russi dal ‘700 al ‘900”, “La Sicilia dei Russi”, “La Resistenza e i Siciliani”.  Ha collaborato, quale consulente storico, con alcuni autori ed ha curato i testi del volume “La mia vita, le mie battaglie”, di Leonardo Gentile. Dal Consolato Russo per la Sicilia e Calabria, ha ricevuto due diversi riconoscimenti; uno per il contributo fornito al consolidamento dei legami del Sud Italia e  la Russia e l’altro per la consulenza storica fornita circa i rapporti e le relazioni intercorse nel tempo tra quel paese e la Sicilia. Da parte dell’Associazione culturale “Suggestioni Mediterranee” ha ricevuto il premio “Siciliani di Pregio”.

Foto 1 Festa del Corpo della Guardia di Finanza 2011

Giuseppe Longo
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@longoredazione

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