Il Parco astronomico delle Madonie è realtà: oggi si parte

«Saranno i bambini delle scuole dei paesi del Parco a inaugurare il polo didattico», dice il sindaco di Isnello (PA), Pino Mogavero. Un polo dedicato alla ricerca, alla divulgazione e alla didattica delle scienze astronomiche. L’INAF sarà presente con una mostra dedicata al “Passato, presente e futuro dell’astrofisica in Italia”.
Oggi si parte. Dopo anni di lavoro, che hanno saputo coinvolgere attorno a un ambizioso progetto le istituzioni regionali e nazionali e i rappresentanti dei principali enti di ricerca del settore, il Parco astronomico delle Madonie sarà finalmente inaugurato.

Era dagli anni ’70, quando si parlava del grande osservatorio del meridione d’Europa poi sorto alle Canarie, che l’area delle Madonie era stata individuata come uno dei possibili siti di realizzazione. La possibilità di costruire una stazione osservativa di valenza nazionale e internazionale, unita a un centro per la divulgazione e la didattica delle scienze astronomiche nell’area delle Madonie, era stata confermata da uno studio di fattibilità realizzato negli anni ’90 che confermava l’elevato standard d’osservabilità del cielo in quell’area.

Il cielo delle Madonie, in particolare il sito di Piano Battaglia, risultò infatti essere pulito, privo di inquinamento luminoso e in grado di offrire un numero di notti d’osservazioni all’anno anche superiore rispetto a quello etneo. Insomma un sito ideale per la ricerca scientifica, oltre che per la didattica e la divulgazione. Dalla prima stesura del progetto, nel 2009, a oggi sono stati numerosi gli astronomi di fama internazionale che hanno dato il loro appoggio, insieme alle istituzioni e agli enti di ricerca del settore, alla nascita del Parco astronomico.

La cerimonia di inaugurazione del polo divulgativo didattico del Gal Hassin, che ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è prevista per domenica 11 settembre, quando è previsto anche l’intervento del Presidente dell’INAF Nichi D’Amico, ma già da domani, sabato 3 settembre, partiranno gli eventi che accompagnano l’apertura del Parco. L’INAF ha realizzato per l’occasione una mostra dedicata al “Passato, presente e futuro dell’astrofisica in Italia” che sarà presentata domani alle 18.00 insieme alle altre mostre realizzate dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalle Officine Stellari.

«L’inaugurazione avviene in realtà ad attività già avviate», spiega a Media INAF il Sindaco di Isnello, Pino Mogavero. «Saranno i bambini delle scuole dei paesi del Parco a inaugurare il polo didattico, e per noi questa è la gioia più grande, perché è per loro e per il loro futuro, che poi è anche quello della nostra terra, che abbiamo lavorato in questi anni».

La Stazione osservativa che sarà realizzata sulla sommità del Monte Mufara, in località Piano Battaglia, prevede la dotazione di un telescopio con lo specchio principale da un metro di diametro, gestito da una centrale operativa collocata a Isnello, in provincia di Palermo. Lo strumento a grande campo, completamente automatizzato, verrà utilizzato per scopi di ricerca scientifica, di interesse di agenzie spaziali e istituti di ricerca di tutto il mondo, che ne hanno raccomandato la realizzazione, e include osservazioni di fenomeni transienti, supernove, asteroidi e pianeti extrasolari.

La sommità del Monte Mufara, con i suoi 1865 metri di altitudine, è il sito sul quale è in corso di realizzazione il telescopio robotico con specchio di un metro di diametro cuore delle attività di ricerca che si svolgeranno nel Parco Astronomico delle Madonie.
La sommità del Monte Mufara, con i suoi 1865 metri di altitudine, è il sito sul quale è in corso di realizzazione il telescopio robotico con specchio di un metro di diametro cuore delle attività di ricerca che si svolgeranno nel Parco Astronomico delle Madonie.
Sempre ad Isnello, in località Munciarrati, nei pressi del centro abitato, è in via di ultimazione una struttura completa per la divulgazione dell’astronomia con un planetario digitale di 10 metri di diametro con la capienza di 75 persone e una terrazza osservativa con batteria di piccoli telescopi, un radiotelescopio con antenna parabolica da 3 metri di diametro (analogo a quello di Medicina, in provincia di Bologna) e un laboratorio solare da dove sarà possibile osservare il Sole e i fenomeni superficiali che lo caratterizzano.

Completa la struttura un laboratorio astronomico all’aperto, che consisterà di orologi solari di vario tipo e di attrezzature per lo svolgimento di esperimenti, mentre il laboratorio didattico e divulgativo permetterà agli studenti di poter effettuare esperimenti pratici di fenomeni fisici e astronomici per mezzo di rivelatori e attrezzature didattiche. In questo ambito verrà collocata anche una collezione di meteoriti.

Qui il programma dettagliato dell’inaugurazione del Parco e maggiori informazioni sul progetto.

di Francesca Aloisio, INAF

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