Qua
son solito sedermi
davanti casa mia
a contemplare
con aria vagamente serena
il via vai dei gabbiani
nel fruscio del vento
tra l’eternità degli alberi
la mia voglia di scrivere
e gli occasionali colloqui
con qualche bella ragazza
intenta a immortalare bellezze
splendori e fragori del sole
il tutto ad agire sui miei sensi
e farsi varco nella mia interiorità
E ricerco con attenzione
quei lampi di cortese interesse
con il loro tumultuare nell’atmosfera di quiete
che traspare nelle mie fattezze
per accendere le fiammelle
dei lumi dell’intelletto
nella mente ingombra
del suo stesso sapere
non ancora opacizzato
dalle nebbie dell’imbecillita’
nell’oblio delle verità perdute
.
cesaremoceo
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