Cittadini cefaludesi sequestrati in casa anche se pagano la tassa per avere il passo carrabile davanti la propria abitazione. A denunciare la situazione è il consigliere Giovanni Iuppa che ha presentato, sulla vicenda, una interrogazione al sindaco di Cefalù. Il consigliere di controvento sostiene di avere ricevuto diverse segnalazioni, da parte dei cittadini, sulla situazione dei passi carrabili concessi dal Comune di Cefalù. A colpire è la riposta che il titolare del passo riceverebbe dai vigili urbani a cui si rivolge quando un’automobile sosta innanzi ad una zona carrabile concessa dal Comune. I vigili «pur intervenendo tempestivamente, possono solo elevare la relativa contravvenzione di divieto di sosta e non possono procedere alla rimozione forzata del veicolo in divieto di sosta, a causa della mancanza di un servizio di rimozione forzata del veicolo che in passato veniva garantito, per conto del Comune, da una ditta privata».
Per il consigliere di controvento tutto questo comporta «la spiacevole e frequente circostanza secondo cui il concessionario del passo carrabile, quando non si riesce a rintracciare tempestivamente, personalmente o tramite i vigili urbani, il trasgressore che ha lasciato in divieto di sosta il veicolo, rimane “letteralmente sequestrato”, subendo una vera e propria limitazione della libertà di autodeterminazione». E Iuppa aggiunge: «il concessionario del passo carrabile, paga una concessione per dei servizi che, in parte e verrebbe da dire per la parte fondamentale e determinante, non vengono resi dall’Ente concedente». Per questo il consigliere chiede al primo cittadino in che modo e con quali tempi intende porre fine a questa vicenda.