In questi giorni si sta preparando per la consegna di due suoi cuccioli a due importanti allevatori svedesi che stanno tornando a Cefalù per riporre su questi due piccoli animali nutrite speranze. Protagonista di questa storia è Alfonso Palazzolo che ha sempre avuto una passione per gli animali e in particolare per i cani. Nello specifico la sua passione è per i boxer. Ha iniziato con questa passione avvicinandosi al mondo delle esposizioni canine. «La prima alla quale partecipai – racconta – fu nel 1992, avevo solo dieci anni. L’amore incondizionato che sanno manifestare gli animali e la mia passione per i cani mi hanno spinto a dedicargli sempre più tempo, fino a occupare una parte importante della mia vita».
Tra i momenti più belli che ricorda di questa sua passione per i cani ve ne sono tanti. «Sicuramente, tra quelli più significativi e che hanno segnato il percorso della mia passione, ricordo: la nascita della prima cucciolata; il tanto desiderato arrivo di un cucciolo di una specifica linea di sangue dal Portogallo; la coronazione di un sogno con la vincita del titolo di un mio giovanissimo maschio fulvo, proclamato “Giovane campione del mondo” a Poznan, in Polonia; il ritrovamento di un cane che mi era stato sottratto e che inaspettatamente riuscì a tornare a casa dopo diversi mesi». Tra le gioie più grandi, dopo tanti anni e tanti sacrifici, la soddisfazione di aver ceduto diversi soggetti del suo allevamento in varie parti del mondo, tra cui Spagna, Francia, Norvegia, Russia, fino ad arrivare oltreoceano, negli Stati Uniti e nel Canada.
Un cane che ha particolarmente colpito Alfonso, per le sue qualità morfologiche e soprattutto caratteriali, è stato Michelangelo dei Cavalieri Templari. «E’ stato ceduto a un allevamento svedese e rappresenta egregiamente la razza boxer in Svezia, nonostante la sua tenera età». Ma cosa si perdono coloro che sconoscono l’amore per gli animali? «Un amico per la vita – dice Alfonso – un compagno fedele e leale, incapace di provare rancore ma capace di riempire il cuore di amore e di affetto».