“C’è una bomba a scuola”, ma vuole solo evitare l’interrogazione. Lo studente è stato denunciato. E’ accaduto a Palermo dove uno studente si è servito del cellulare intestato alla mamma per telefonare al centralino della scuola e denunciare la presenza dell’ordigno. La polizia ha eseguito i controlli del caso e senza alcun problema è risalito all’identità del quindicenne che adesso è stato denunciato in stato di libertà per procurato allarme. Il fatto è accaduto lo scorso 6 dicembre. A raccontarlo adesso è palermotaday.
Sono quasi le 11 quando al centralino della scuola di via Ugo La Malfa arriva la telefonata. Immediatamente viene allertata la polizia. Scattano le procedure del caso: alunni e personale sono invitati a uscire dall’edificio e intervengono artificieri e nucleo cinofili. I controlli danno esito negativo, ma partono gli accertamenti da parte degli agenti del commissariato San Lorenzo, per capire chi abbia lanciato l’allarme. Dall’analisi dei tabulati telefonici, gli agenti sono risaliti a una donna. E’ la mamma del 15enne, che risiede a Isola delle Femmine. Convocato in commissariato e interrogato, ha detto che si trattava di una “bravata”. Un’idea per evitare qualche interrogazione, ma pagata a caro prezzo.