Medaglia d’oro al decano dei giornalisti cefaludesi Mario Lombardo, nel corso dell’Assemblea dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Il presidente Riccardo Arena ha premiato, il nostro collega, per i suoi 50 anni di iscrizione all’ordine e per la sua attività.
Nel conferirgli il riconoscimento ha sottolineato l’impegno civile e sociale di Mario Lombardo non solo nell’attività giornalistica ma anche nel civile e sociale con il contributo da giudice popolare la primo maxiprocesso contro la mafia, sintetizzato poi in un libro. Libro – ha aggiunto Arena – che ho letto.
Mario Lombardo è stato per 33 anni corrispondente e collaboratore del quotidiano palermitano L’Ora, giornale di frontiera. Ha al suo attivo diverse inchieste riguardanti il turismo, l’ospedale, il porto e tante altre vicende che hanno interessato Cefalù, le Madonie e i Nebrodi. Una sua inchiesta giornalistica su “luci e ombre” sul turismo di Cefalù, nata da un’intervista a cento turisti e, pubblicata sul quotidiano L’ora, ha ricevuto una segnalazione al premio internazionale Palermo-Cefalù. Un suo scoop giornalistico dal titolo “Multata la banda musicale che procedeva contro senso” ha fatto il giro di buona parte dei mass media del mondo. Nella lunga attività giornalistica Lombardo ha fatto parte dell’ufficio stampa della cronoscalata automobilistiche Cefalù- Gibilmanna che in qualche edizione è stata valida per il campionato europeo della montagna.
Dal 1998 e per 16 anni è stato direttore responsabile di CRM Happy Radio. Attualmente collabora con “La Sicilia” di Catania. Durante la sindacatura La Grua ha ricevuto un riconoscimento per il suo libro “Giudice Popolare al Maxi Processo” la cui prefazione è di Vincenzo Consolo. Più recentemente, invece, il Premio Francese. Mario Lombardo è stato anche professore e avvocato. Nel corso della cerimonia, nella gremitissima sala della sala conferenze dell’Ordine dei Giornalisti, Lombardo ha ricordato Mario Alfredo La Grua, recentemente scomparso, fondatore del Corriere delle Madonie, giornale che ha diretto con “correttezza, onesta e grande dirittura morale e professionale”.