Nuova lettera denuncia, a firma del Presidente di Sorgenti Presidiana inviata, oltre che a sindaco di Cefalù e Amap, anche alla procura della Repubblica, al Commissario Manfredi Borsellino, al Comando della compagnia dei carabinieri di Cefalù e alla Federconsumatori. La società che gestisce la potabilizzazione dell’acqua per la cittadina normanna sostiene che dallo scorso 1 febbraio il gestore del servizio idrico integrato è il Comune di Cefalù perché “il sindaco, personalmente, ha provveduto e provvede a gestire il servizio di distribuzione”. Per questo nella lettera si sostiene che il Comune di Cefalù è tenuto a pagare i corrispettivi, per tale periodo, ed è sempre lo stesso Comune che dovrà provvedere ad emettere le fatture ai cittadini. “Diversamente il Comune continuerà a prestare il servizio di distribuzione all’utenza senza ricevere alcun corrispettivo con conseguente aggravamento della posizione debitoria nei confronti di Sorgenti Presidiana ed a provvedere a proprie cure e spese alla riparazione della rete, attingendo somme destinate ad altri servizi”.
Per quanto riguarda la preannunciata sospensione del servizio di potabilizzazione Sorgenti Presidiana “contesta il contenuto intimidatorio della nota del Sindaco di Cefalù e, comunque, in ottemperanza a quanto richiesto si continuerà a produrre acqua potabile ancora per alcuni giorni”. Per quanto tempo ancora sarà prodotta acqua potabile? “Fin tanto che non verranno ad esaurirsi le scorte di magazzino dei reagenti chimici, dei micro filtri, non essendo la scrivente più nelle condizioni di affrontare alcuna ulteriore spesa. E’ di tutta evidenza che se il Comune di Cefalù dovesse provvedere, quantomeno, alla corresponsione dell’acconto di euro 500mila, come da accordo del 29 giugno 2017, la scrivente proseguirebbe la produzione di acqua potabile potendo, in tal caso, approvvigionarsi dei reagenti, micro filtri, membrane osmotiche e sostenere gli oneri per il personale e quant’altro necessario ad esercire l’impianto di potabilizzazione”.