Il GAL Hassin di quest’anno è giunto alla sua IX edizione ed è a un anno dall’inizio delle attività rivolte alla didattica e alla divulgazione delle scienze astronomiche. La ricerca, e sarà una ricerca di punta, è legata alla realizzazione del telescopio riflettore con lo specchio primario, in lavorazione presso Officine Stellari di Sarcedo, di un metro di diametro, a grande campo, circa 7 gradi quadrati, a controllo remoto e verrà collocato sulla sommità di Monte Mufara, il sito osservativo astronomico più alto d’Italia, dove tutto è pronto per allocare telescopio e cupola. Fra 1 anno il telescopio del GAL Hassin, il WMT (Wide-field Mufara Telescope) “vedrà la sua prima luce”.
Sito osservativo interessante per la sua qualità di cielo, i dati strumentali del seeing per più notti sono eccezionali, scarsissimo inquinamento luminoso, buone condizioni climatiche legate alla bassa latitudine, tutte ragioni che spingono Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Astrofisica e Agenzia Spaziale Europea a considerare, in prossimità del WMT, il telescopio Fly Eye, anche questo un prototipo mondiale, dedicato soprattutto alla scoperta e al monitoraggio degli asteroidi pericolosi per la Terra e detriti spaziali. Ma il Mufara Telescope, oltre asteroidi e detriti sarà in grado di consentire ricerche astronomiche avanzate, gamma ray burst, controparti ottiche di sorgenti di onde gravitazionali, pianeti extrasolari in orbita attorno a stelle vicine, stelle variabili e nuclei galattici attivi.
E non vi sono attualmente nel continente europeo e non ci saranno nel prevedibile futuro, telescopi con caratteristiche paragonabili a quelle del telescopio che si istallerà su Monte Mufara e può rappresentare un ottimo banco di prova per il telescopio Fly Eye di ESA, Agenzia Spaziale Italiana e INAF. Quindi strumento, il WMT, con ottime potenzialità scientifiche nel panorama non solo italiano ma anche europeo e mondiale.
E il GAL Hassin, il Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche, coniuga aspetti di ricerca avanzata e divulgazione scientifica di grande rilevanza culturale e di impatto su un territorio allargato, regione Sicilia ma anche l’intero territorio italiano.
La divulgazione si fa a due passi dal centro abitato di Isnello. Il Planetario digitale da ben dieci metri di cupola, dedicato a lezioni di astronomia in Planetario e affascinanti filmati, il Parco del Tempo e dello spazio, orologi solari e meridiane, tutte strumentazioni pretelescopiche e si ha meraviglia quando gli astronomi del GAL Hassin raccontano le conoscenze del cielo degli antichi che con semplici strumenti, in pratica un bastone e un’ombra, avevano già compreso quanto dopo Galileo e con strumenti via via più sofisticati si sono date conferme e si è andati oltre, molto oltre. Il Parco dello spazio, con le grandezze e le distanze di stelle e pianeti, il radiotelescopio, la terrazza osservativa con 12 strumenti, telescopi di vario tipo, dedicati al sole, ai pianeti, all’osservazione del cielo profondo, galassie, nebulose, stelle doppie e ammassi stellari e poi, in corso di allestimento, il laboratorio solare, il museo interattivo con le sezioni dedicate ai pianeti extrasolari, alle meteoriti con una collezione significativa di pezzi, ai crateri da impatto da asteroidi, all’astronautica e alle missioni spaziali, ai minerali terrestri più significativi della nostra isola, la ossidiana, il salgemma, lo zolfo e poi la storia dell’Universo rappresentata in grandi schermi e in condizioni di forte suggestione e partecipazione emotiva.
Si è partiti a settembre dello scorso anno e al 31 luglio si sono registrate 14.401 presenze paganti, la gran parte ragazzi delle scuole provenienti da tutta Sicilia, da Roma, anche dall’ estero. La divulgazione è svolta rigorosamente da astronomi.
A gestire il GAL Hassin è oggi una Fondazione, riconosciuta dalla Regione Sicilia e iscritta nel registro delle persone giuridiche di diritto privato. Fondatore promotore è il Comune di Isnello, la previsione di Fondatori aderenti e soci sostenitori, una partecipazione diffusa del territorio.
IL PREMIO GAL HASSIN
Il premio GAL Hassin istituito nel 2009 dal Comune di Isnello e oggi transitato alla Fondazione GAL Hassin, è stato assegnato negli anni a quanto si sono distinti nell’ambito della ricerca o della divulgazione delle scienze astronomiche, un ricamo di filet in filo d’oro che rappresenta un motivo di galassia a spirale, divenuto negli anni prestigiosissimo perché assegnato ai grandi nomi dell’astronomia nazionale e internazionale, a Mario Di Martino, INAF –Osservatorio Astrofisico di Torino, a Marcello Coradini, Agenzia Spaziale Europea, a Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice delle conoscenze astronomiche, a Roberto Ragazzoni, INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, a Paolo Spanò, astrofisico, a Giovanni Bignami, Presidente INAF recentemente scomparso, a Romano Serra, astronomo Università di Bologna, a Walter Ferreri, INAF –Osservatorio Astrofisico di Torino, a Corrado Lamberti, astrofisico e divulgatore scientifico, a Giovanni Valsecchi, INAF – IAPS Roma, a Andrea Milani, Università di Pisa, a George Fitzgerald Smooth, premio Nobel per la Fisica 2006 Hassin è l’antico nome di Isnello e significa fiume freddo, dal nome del torrente che scorre nelle sue gole, GAL sta per galassia. Quest’anno, la commissione, composta da Giovanni Valsecchi, Dirigente di ricerca IAPS-INAF Roma. Francesco Licata di Baucina, Direttore Generale Agenzia per l’Ambiente – A.R.P.A. Sicilia, Giuseppina Micela, INAF – Direttore Osservatorio Astronomico di Palermo, Mario Di Martino, INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino e presieduta dal Presidente della Fondazione, Giuseppe Mogavero, ha assegnato il premio al Prof. Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), con la motivazione: “per i risultati ottenuti nel campo della fisica fondamentale e delle astroparticelle” e al Prof. Nicolò D’Amico, Presidente Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), con la motivazione: “per i risultati ottenuti nel campo della radioastronomia e in particolare nello studio delle pulsar”.
IL PROGRAMMA
Eccezionale e avvincente il programma dell’evento GAL Hassin di quest’anno: si parte il 25 con le conferenze di Mario Di Martino, astronomo INAF dell’Osservatorio Astrofisico di Torino su “Asteroidi e Impatti. Le meteoriti del GAL Hassin” e, a seguire di Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico, “La Stampa” e “le Stelle” su “Il viaggio della luce dal Big Bang al nostro cervello”.
Il 26 agosto prevede la Consegna del Premio GAL Hassin 2017 e, ospiti di eccezione, Nichi D’Amico, Presidente dell’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica che parlerà sulle “Infrastrutture astronomiche di nuova generazione: asset strategici per il futuro dell’umanità” e Roberto Battiston, Presidente ASI – Agenzia Spaziale Italiana. “Introduzione alla meccanica quantistica (per chi non ne sa assolutamente nulla)” sarà il tema della sua conferenza.
Seguirà un ricordo di Nanni Bignami, astrofisico di caratura internazionale, premio GAL Hassin 2015 e cittadino onorario di Isnello, venuto a mancare di recente. E a Nanni Bignami sarà il concerto” Gala for GAL Hassin” previsto in serata. Gli artisti che si esibiranno sono eccellenze indiscusse nel campo della musica nazionale e internazionale. Giuseppe Milici, Nicola Giammarinaro, Francesco Buzzurro e il più volte campione mondiale di fisarmonica Pietro Adragna. Sempre il 26, a celebrare il Premio Gala Hassin 2017, l’annullo filatelico speciale.
Il 27 si conclude il tutto con e conferenze di Roberto Ragazzoni – INAF – Osservatorio Astronomico di Padova su “Il WMT (Wide-field Mufara Telescope) del GAL Hassin” e di Rüdiger Jehn, SSA NEO co – segment manager ESOC Germany, su “Il Fly – Eye Telescope dell’Agenzia Spaziale Europea”.
Appuntamenti assolutamente da non mancare, a Isnello, nel cuore del Parco delle Madonie.