Il candidato della destra, Ivan Duque, ha vinto il primo turno delle presidenziali in Colombia, ma non ha ottenuto abbastanza voti per evitare il ballottaggio con Gustavo Petro, l’ex sindaco di Bogotà con un passato da guerrigliero. Il 41enne avvocato e senatore, praticamente sconosciuto prima di essere scelto come candidato del partito Centro Democratico dell’ex presidente Alvaro Uribe, ha ottenuto il 39,1% dei voti. Il ballottaggio si terrà il 17 giugno. Durante la campagna elettorale Duque ha promesso di “riformare” unilateralmente l’accordo di pace con le Farc – siglato nel 2016 dal presidente uscente Josè Manuel Santos, che ha vinto il premio Nobel per la pace per aver messo fine al conflitto durato oltre mezzo secolo con i guerriglieri filo marxisti – specie per quanto riguarda la Jurisdiccion Especial para la Paz, che prevede pene alternative per i reati commessi dagli ex guerriglieri. Petro ha avuto invece il 25,1%, ottenendo comunque il risultato storico per un candidato della destra di arrivare al ballottaggio promettendo di costruire una “società più equa” basata sull’istruzione universale pubblica ed il rafforzamento della classe media.