Muore dopo una dieta dimagrante: la dieta scorretta è la prima causa di morte. Lo dicono 130 scienziati

Di recente una donna di 24 anni è morta dopo aver consumato per due mesi […]

Di recente una donna di 24 anni è morta dopo aver consumato per due mesi prodotti dimagranti Herbalife. In Italia nello scorso mese di aprile un 29enne è morto dopo essersi sottoposto a due operazioni di bypass gastrico in una clinica di Ottaviano. Si chiamava R. A. ed il suo calvario era iniziato a marzo, quando si è sottoposto a un intervento di bypass gastrico con l’intento di dimagrire. Nello stesso mese di aprile un romano è morto dopo un intervento di resezione gastrica per dimagrire. A marzo, invece, una donna di 40 anni è morta a Modica dopo avere ingerito un palloncino gastrico per dimagrire. A febbraio una peritonite sviluppatesi a seguito di un intervento per la riduzione dello stomaco è costata la vita a G. M. 52 anni di Salerno. 

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La prima delle sei cause di morte è la dieta scorretta. Avrebbe causato la morte di 11,3 milioni di persone. Subito dopo tra le cause vengono elencate pressione alta sistolica (10,4 milioni di morti), fumo (6,1 milioni di morti), smog (5,5 mln), alto indice di massa corporea-Bmi (4,4 mln) e Malnutrizione materna e infantile (1,7 min). Un’alimentazione scorretta e inadeguata, povera di cibi sani e ricca invece cibo-spazzatura causa più morti del fumo di sigaretta e della pressione alta. A questa conclusione sono arrivati 130 scienziati di 40 Paesi che hanno pubblicato il loro studio  sulla prestigiosa rivista medica Lancet.

“Le diete drastiche e repentine, soprattutto quelle generiche e non personalizzate – commenta il dott. Alessandro Giovanelli coordinatore del Gruppo che presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo si occupa di terapia dell’obesità – provocano uno stress per l’organismo che non riesce a reagire e ad adeguarsi in modo corretto al nuovo regime alimentare. Sicuramente comportano debolezza e affaticamento generale perché le modificazioni metaboliche indotte da questo improvviso cambiamento nutrizionale e metabolico non consentono all’organismo di trasformare il grasso in energia: il beneficio è temporaneo e compaiono precocemente gravi disturbi collaterali da malnutrizione». Per il noto esperto quando si seguono diete così drastiche (o addirittura il digiuno), «si eliminano dall’alimentazione pasta, pane e carboidrati che, invece, non devono mai essere esclusi anche se si segue una dieta ipocalorica. Questi alimenti, infatti, contengono sostanze a base di zuccheri, nutrienti indispensabili per l’organismo, tanto che alcuni organi, primo fra tutti il cervello, sono in grado di utilizzare soprattutto questa forma di carburante come base per il loro funzionamento». 

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