Quale pasta mangiare per non ingrassare? Sugli scaffali dei supermercati si trovano diversi tipi di pasta. Da quella fatta con farina bianca a quella integrale, di legumi, di farro, di grano saraceno. Non è facile scegliere. Il primo consiglio è di soffermarsi sulle informazioni riportate in etichetta. «L’ideale – sostiene la dottoressa Valentina Galiazzo, biologa nutrizionista – è scegliere un tipo di pasta a base di farina integrale. Apporta una quantità maggiore di fibre che hanno una serie di vantaggi per la linea». La pasta integrale è maggiormente saziante. Le fibre rallentano lo svuotamento gastrico, prolungano il senso di sazietà, favoriscono il transito intestinale, aiutano a controllare i picchi repentini di glicemia e di insulina che sono i veri responsabili degli attacchi di fame.
Quanta pasta mangiare per non ingrassare? La quantità di pasta varia in base all’età, all’attività fisica e a ciò che si consuma durante il resto della giornata. Una buona porzione può essere compresa tra i 60 e i 70 grammi. Il consiglio è di mangiare la pasta una volta nella giornata e mai a cena. Occorre associare sempre la pasta a un condimento più povero possibile di grassi e più ricco possibile di fibra alimentare solubile. Nelle media, gli esperti consigliano circa 80 grammi di pasta al giorno, 120 per la pasta all’uovo fresca, e di prediligere una cottura al dente per poter ottenere anche un buon senso di sazietà.
Come condire la pasta per non ingrassare? Il segreto di un buon condimento sta tutto nelle fibre e nelle proteine: entrambe, infatti, sono in grado di abbassare in maniera significativa l’indice glicemico, senza incidere sulla linea. Ecco perché un buon piatto di pasta andrebbe accompagnato con delle verdure. Le migliori sono le zucchine, le melanzane, i broccoli e le cime di rapa. In alternativa andrebbe bene anche un sugo di carne magra o pesce. Il tutto andrebbe addolcito sempre con un solo cucchiaio di olio extravergine d’oliva, possibilmente aggiunto a crudo a fine cottura. Attenzione a mettere solo una spolverata di formaggio senza sovraccaricare il piatto.
Mangiare la pasta a cena fa ingrassare? Il consiglio è di mangiare la pasta a pranzo per dare all’organismo il tempo per smaltirla e digerirla. Tutto, però, dipende dalle condizioni di salute. Mangiarla a cena, infatti, in alcuni casi può rivelarsi anche utile. Chi soffre di disturbi del sonno, per esempio, può inserire pasta, pane, orzo e riso integrali nella propria dieta serale, almeno 2-3 volte a settimana. Questi cibi, infatti, sono particolarmente ricchi di triptofano, una sostanza che stimola la produzione di serotonina, l’ormone che favorisce il rilassamento, e migliora la qualità del sonno. Il consiglio è di non abusarne.
Perché scegliere sempre la pasta integrale? La pasta integrale rallenta l’assimilazione degli zuccheri e favorisce il senso di sazietà. Questa varietà di pasta, inoltre, contiene quantità elevate di antiossidanti, che combattono le infiammazioni, fibre, che stimolano il benessere intestinale, e sali minerali, importanti per ossa e muscoli. La pasta integrale, quindi, fornisce all’organismo un giusto apporto di vitamine, fibre e sali minerali. Un’importante proprietà della pasta integrale è l’indice glicemico che è basso. In questo modo l’energia dei carboidrati viene rilasciata in modo graduale nel sangue e questo evita i picchi di insulina. I picchi di insulina, è bene ricordare, sono dannosi.