Lavorare da casa, tra ultimi dati e consigli per farlo al meglio

In questo momento ci sono anche alcune aziende che stanno cominciando a prendere sempre più confidenza con i sistemi di lavoro alternativi: lo sviluppo in modo esponenziale dello smart working si sta rivelando un prezioso alleato, e tra l’altro sembra stia facendo aumentare notevolmente la produttività dei dipendenti.

I dati sullo smart working

La conferma arriva da varie ricerche, tra cui quella condotta da OnePoll per conto di Citrix Systems, fornitore statunitense di sistemi di business continuity: “Il lavoro a distanza – spiega Donna Kimmel, chief people officer di Citrix – implica un modo completamente nuovo di pensare e operare e può essere un adattamento difficile per dipendenti e datori di lavoro. Ma gli affari devono continuare, anche in tempi di crisi. E come chiarisce la ricerca di OnePoll, le aziende che offrono ai propri dipendenti gli strumenti giusti possono aiutarli a effettuare la transizione, ed emergere più forti quando le condizioni miglioreranno”.

Ben 5mila i lavoratori intervistati in tutto il mondo, Italia compresa. E la maggior parte delle persone prese in esame ha ammesso che, in possesso degli strumenti giusti, si riesca ad essere più produttivi a casa che in ufficio, tanto da lavorare un numero di ore pari o superiore rispetto al periodo precedente a quello della quarantena domiciliare. Nel nostro Paese il discorso vale per il 70,8% del campione intervistato, una percentuale più alta l’hanno mostrata solo Australia (80,8%), Stati Uniti (77%) e Germania (76,2%). Allo stesso modo queste ore lavorative in casa hanno prodotto numeri direttamente proporzionali in tema di produttività complessiva. E in questo caso è proprio l’Italia la leader di questa speciale classifica con ben il 78,9%, seguita da Germania (74,2%) e Australia (69,6%).

I consigli per lavorare da casa al meglio

Una cosa è certa: per lavorare bene in smart working occorrono prima di tutto gli strumenti adatti (un buon personal computer in primis) e un’ottima connessione. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, oggi anche online sui siti dei tanti operatori, come Linkem per esempio, sono presenti delle offerte business pensate appositamente per chi lavora (in particolare per chi ha la partita IVA).

Una volta sistemati i due “attrezzi del mestiere” principali, è bene ricreare anche all’interno della propria abitazione una sorta di “ufficio”: una postazione adatta, una scrivania sistemata nel posto giusto, garantendo un’illuminazione adeguata e scegliendo degli orari ben definiti.

Altri consigli che possono tornare utili per chi lavora da casa: cercare di evitare il più possibile le distrazioni, magari togliendo le notifiche al telefono; concedersi delle pause per staccare un po’, proprio come quando ci si trova in ufficio; restare in contatto con i colleghi, sia per ricevere consigli che per non sentirsi isolati.

In definitiva, quindi, anche in casa si possono ricreare in qualche modo le condizioni di un ufficio, così da portare avanti al meglio il proprio lavoro.

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