5 pericoli delle angurie per la glicemia: ecco le più rischiose

Non tutti sanno che le angurie non si devono mangiare molto quando si vuole tenere sotto controllo la glicemia. Come scrive il sito www.angolodeldiabetico.it le angurie, infatti, per il loro alto indice glicemico, pari a 75, è uno dei cibi che si dovrebbe consumare con estrema cautela perché può aumentare troppo rapidamente i livelli di zucchero nel sangue. Tutto questo nonostante proprio le angurie hanno un basso contenuto di carboidrati.

Nichel. Nelle angurie ci sono 7 μg di nichel ogni 100 grammi di frutto. Contiene anche degli allergeni che possono dare vita a delle allergie. I sintomi più comuni sono orticaria, tosse, prurito alla bocca, dolore allo stomaco o crampi, vomito, diarrea. Nei casi più gravi e molto molto raramente, si può anche verificare l’anafilassi. In casi estremi si può anche verificare un abbassamento della pressione con relativo shock anafilattico.

Ossalati. Nelle angurie non si trovano grosse concentrazioni di ossalati. Bisogna stare attenti a queste sostanze perché unendosi al calcio possono portare alla formazione dei calcoli renali. In particolare bisogna fare attenzione a questi alimenti: barbabietola, cioccolato, sedano, bacche, asparago, prezzemolo, prodotti della soia, arachidi, mandorle, anacardi e farina d’avena. Le angurie sono un potente depurativo del sangue, prevengono la ritenzione idrica. Sono diuretiche e quindi le ciliegie sono sicure.

Omega-3. Tutti sappiamo quanti siano importanti questi grassi buoni. Chi soffre di glicemia, però, deve stare molto attento. Nelle angurie non si trovano grosse concentrazioni di omega-3. Nei loro semi si trovano degli acidi grassi salutari tra cui acidi grassi omega 6. In una tazza se ne trovano circa 50 grammi che costituisce l’80% del valore giornaliero raccomandato. Alcune ricerche hanno evidenziato che gli integratori di omega-3 non offrono vantaggi.

Potassio. In 100 grammi di angurie si trovano 112 milligrammi di potassio. Non è molto se si considera che nell’avocado se ne trovano 450 e nei kiwi 400. Esso è importante per la riduzione della pressione arteriosa. Regola anche la frequenza cardiaca. Nelle angurie si trova il licopene (4532 µg) che è molto efficace nella prevenzione dei tumori ma anche nella lotta all’invecchiamento. Ecco perché si possono mangiare le angurie.

Ferro. Nelle angurie si trova pochissimo ferro. Appena 0,2 milligrammi di ferro ogni etto di frutta. Come sostiene il sito www.diabete.net bisogna stare molto attenti al ferro. Assumerne quantità elevate è un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2. Le angurie sono ricche di citrullina. E’ un amminoacido che previene l’ipertensione e protegge l’apparato cardiovascolare. Offre un equilibrio alla pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose.

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