La chiave per gestire il diabete di tipo 2 è mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Per questo bisogna prendere sensate decisioni dietetiche. Anche se le verdure sono una parte essenziale di qualsiasi sana dieta, alcune verdure possono far aumentare i livelli di zucchero nel sangue.
Quando si ha il diabete 2 il pancreas non produce abbastanza insulina o questa non viene assorbita dalle cellule. L’insulina è un ormone che regola la glicemia, il principale tipo di zucchero presente nel sangue. Se i livelli dello zucchero nel sangue sono alti provocano alcune gravi malattie. Chi ha il diabete 2, quindi, deve trovare come imitare gli effetti dell’insulina.
In questi casi per produrre queste effetti è determinante la dieta. Ci sono, inoltre, una serie di variabili che possono influenzare la velocità con cui il cibo viene scomposto in glucosio.
Più velocemente un alimento viene scomposto, più alto sarà il suo impatto sui livelli di zucchero nel sangue.
Secondo la Fondazione Veronesi, nata su iniziativa di 11 premi Nobel per promuovere progetti di educazione alla salute, alcune verdure hanno un alto indice glicemico.
L’indice glicemico (IG) è un sistema di valutazione per gli alimenti che contengono i carboidrati.
Mostra la velocità con la quale un cibo innalza la glicemia nel sangue quando viene mangiato.
Gli alimenti a base di carboidrati, che vengono scomposti rapidamente dal proprio corpo, hanno un alto indice glicemico e provocano un rapido aumento della glicemia.
Pomodori e patate si distinguono per essere percepiti in genere come aventi un alto indice glicemico. Al contrario la patata dolce, che ha un sapore più dolce, ha un indice glicemico più basso.
I pomodori in particolare possono variare la glicemia a secondo della quantità di zucchero che contengono. Questa può variare in funzione del tipo di pomodoro ma anche del suo grado di maturazione.
Non tutte le verdure sono uguali.
Ci sono oltre 300 varietà di patate da insalata che mantengono la loro struttura dopo la cottura e non provocano un aumento di glucosio così come avviene invece con le patate fatte a purè.
Più tempo impiega un cibo per diventare commestibile, e questo vale anche per le varietà di carota o patata, e più è basso il loro indice glicemico (IG).
Gli alimenti a basso o medio indice glicemico vengono scomposti più lentamente e causano un graduale aumento dei livelli di zucchero nel sangue.
Non è solo il tipo di verdura che conta, quindi, ma anche come viene cucinata e preparata. Le verdure calde producono lievitazioni maggiori di quelle fredde e le verdure passate più di quelle lasciate al naturale.
Più basso è il contenuto di grassi delle verdure, più lenta è la velocità di scomposizione del glucosio.
Una patata al forno fredda sarà meno glicemica di una calda. Le patatine piene di grasso hanno un potenziale glicemico superiore rispetto alle patate cotte in modo diverso.
Per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, quando si scelgono le verdure, si dovrebbe optare per le verdure fresche, cucinandole al minimo.
Le verdure vanno condite con olio d’oliva. In questo modo si possono godere i loro benefici senza preoccuparsi troppo degli aumenti di glucosio.
Diabete 2 – sintomi chiave
Molte persone hanno il diabete senza rendersene conto. Questo perché i sintomi non fanno necessariamente sentire male.
Secondo il sito www.humanitas.it i sintomi del diabete sono:
Stanchezza
Aumento della sete (polidipsia)
Aumento della diuresi (poliuria)
Perdita di peso non ricercata, a volte addirittura concomitante all’aumento dell’appetito
Dolori addominali
Nei casi più gravi confusione mentale e perdita di coscienza.
Bisogna rivolgersi al proprio medico di famiglia se si ha uno qualsiasi dei sintomi del diabete o se preoccupa il fatto di poterlo avere.