Non tutti lo sanno Ma Motorola può essere considerata senza timore di smentite una delle “madri” concettuali della comunicazione civile moderna, categorizzazione ove entra naturalmente anchea far parte la telefonia, in particolare quella mobile che ha portato proprio il brand statunitense a diventare uno dei “colossi” assoluti in questo ambito specifico, ruolo che in qualche modo mantiene ancora oggi, seppur in maniera meno evidente. Un antico Motorola è anche quindi un oggetto da collezione assoluta e diventa molto prezioso se si riesce a recuperare un esemplari molto raro.
Il termine “antico” va ovviamente relazionato al contesto: la telefonia mobile è di fatto nata negli anni 70 ma solo dal decennio successivo è divenuta abbastanza popolare.
Quale è uno dei modelli “antichi” di Motorola maggiormente ricercati in senso assoluto?
Antico telefono Motorola di valore: scopri se lo hai a casa
Martin Cooper è considerabile uno dei padri dei cellulari, in quanto il ricercatore e scienziato che ha lavorato a lungo per Motorola proprio negli anni 70 ideò il prototipo del primo cellulare, diversissimo da quelli moderni, molto più grosso e pesante: questo però è stato impiegato per effettuare la prima telefonata in assoluto che lo stesso Cooper nel 1973 concepì per informare “l’avversaria” di Motorola, ossia il responsabile Joe Engel dei Bell Laboratories AT&T che rendere nota l’invenzione ottenuta per primo.
Questo prototipo è servito per lo sviluppo del primo cellulare, commercialzzato 11 anni dopo, ossia il DynaTAC 8000x che pesava quasi 800 grami ed era lungo ben 30 centimetri, di fatto non era concepito per un utilizzo veramente portatile.
Il DynaTAC 8000x risulta essere oggi un vero e proprio cimelio, a tempi aveva un costo assolutamente rilevante, di ben 4000 dollari che oggi sono praticamente raddoppiati nel potere d’acquisto, nonostante ciò negli Stati Uniti questo primo modello della serie DynaTAC nonchè primo cellulare in assoluto riuscì a vendere 300 mila esemplari, costituendo la base della moderna telefonia mobile.
La ricarica necessitava circa una decina di ore per essere completata e l’autonomia era estremamente ridotta, di circa mezz’ora, tuttavia permetteva di avere una memoria dove salvare circa una dozzina di numeri al suo interno.
Oggi trovarne uno funzionante ed in ottimo stato può essere una fortuna, in quanto il valore si aggira su diverse migliaia di euro, un “picco” reale risulta essere 10 mila euro per un esemplare tenuto benissimo e dotato della componentistica e borsa originale.
Altri esemplari mai usati sono destinati a musei dell’elettronica e possono valere anche più del doppio.