Le arance fanno bene o male al diabete? la risposta della scienza

Le arance fanno bene o male al diabete? Sì, si possono mangiare le arance se si ha il diabete. Ma occorre mangiarle in quantità limitate. È sempre consigliabile iniziare con piccole quantità per vedere come il consumo di arance influenzi i livelli di zucchero nel sangue. Chi ha problemi di glicemia dovrebbe ricordare che 100 grammi di arancia apportano circa 11-12 grammi di carboidrati di cui circa 8-9 grammi di zuccheri semplici. Per questo è preferibile il consumo del frutto intero. Compreso il callo bianco invece del solo succo. La fibra solubile presente nella parte edibile oltre a conferire un potere saziante maggiore, aiuta a modulare l’assorbimento degli zuccheri evitando picchi glicemici importanti. Nel caso delle spremute il discorso si complica. Da un lato spremere 2-3 arance aiuta ad assumere maggiormente sostanze utili ma porta all’introduzione di più zuccheri. Basti pensare che si concentrano gli zuccheri di 2-3 arance in un bicchiere di spremuta. Il tutto con una quantità di fibra molto ridotta che porta ad accelerare l’assorbimento degli zuccheri. La conseguenza è quella di far alzare troppo la glicemia.

Come mangiare le arance? Ecco una ricetta consigliata per i diabetici. Il sorbetto all’arancia. I carboidrati sono tutti semplici. Le calorie prodotte dall’alcol sono “calorie vuote”, cioè producono solo energia. Ingredienti per 4 persone: 100 grammi di gelato al limone, 100 grammi di panna vegetale da montare, 100 grammi di spumante secco, un po’ di Vodka e 3 arance. Preparazione. Pelare 2 arance e spremerle. Della terza arancia tagliare 4 fette e spremere il rimanente. Tagliare la buccia sottile. Aggiungere al succo di arancia il gelato mescolando la panna, la vodka e lo spumante. Versare in 4 flut e guarnire con la buccia tagliata e la fetta di arancia. Per i bambini o per gli astemi sostituire la parte alcolica con acqua minerale gasata. Una posizione contiene 211,5 calorie, 17,9 grammi di carboidrati, 2,7 grammi di proteine, 12,5 grammi di lipidi. 

Quali sono i benefici delle arance? Alcuni studi hanno dimostrato che il consumo regolare di arance può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare le malattie cardiache. Una indagine pubblicata pubblicata sul Clinical Journal of the American Society of Nephrology dimostra che l’acido citrico e i citrati contenuti nelle arance hanno un ruolo importante nella prevenzione dei calcoli renali. Le arance aiutano nelle anemie. Anche se non sono ricche di ferro sono un’ottima fonte di acidi organici, come la vitamina C e l’acido citrico. Entrambi hanno la capacità di aumentare l’assorbimento del ferro dal tratto digerente. Ecco perché quando si consuma un pasto ricco di ferro si può concludere con un’arancia per aiutare a prevenire l’anemia. Sempre la vitamina C è un potentissimo antiossidante capace di aiutare a combattere i danni della pelle causati dall’esposizione solare e dall’inquinamento. La stessa vitamina C svolge un ruolo importante nella formazione del collagene che è il principale sistema di supporto della pelle. Un altro studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology sostiene che le arance e le loro spremute assunte nei primi due anni di vita possono ridurre il rischio di sviluppare la leucemia infantile. La vitamina C che contengono, inoltre, combatte la formazione dei radicali liberi che sono tra i responsabili dello sviluppo dei tumori. Le arance rafforzano le difese immunitarie. Bere una spremuta d’arancia al giorno aiuta a sostenere il sistema immunitario. Tutto questo grazie all’azione della vitamina C, che protegge dalle infezioni, stimola la formazione degli anticorpi e rafforza il sistema immunitario.

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