Mangiare 2 kiwi tutti i giorni dopo 2 datteri. Cosa succede al cuore, alla glicemia e al colesterolo?

I kiwi sono frutti acidi. Mangiati dopo i datteri, che sono dolci, danno problemi alla digestione e non offrono tutti i benefici per la salute. Bisogna evitare di mangiare i kiwi insieme a banane, fichi, mango, papaya, cachi e prugne.

Cosa contengono i kiwi?

I kiwi hanno quercetina, luteina e actinidina. La quercetina è una molecola dall’azione antiossidante e antinfiammatoria. Può ridurre il rischio di malattie cardiache, fa bene al cuore e aiuta ad abbassare la pressione arteriosa. La luteina è un carotenoide che fa bene alla vista. L’actinidina è un allergene che migliora la digestione delle proteine. Fa bene a chi ha sensazione di pienezza dopo pasti ad alto contenuto proteico.

Quanti kiwi si possono mangiare in un giorno?

Gli esperti concordano nel dire che la porzione quotidiana di kiwi si dovrebbe attestare a due frutti. Corrisponde ad una porzione di frutta giornaliera e garantisce di sfruttare a pieno le proprietà legate al consumo di questi frutti. E’ bene abbinare i kiwi a cereali, formaggi, carne, pesce e insalate varie. In questo modo si evitano i picchi di glicemia.

Quali sono i benefici dei kiwi?

I kiwi aiutano a perdere peso ed evitano la stitichezza, perché sono un frutto ricco di fibre, soprattutto pectina. Migliorano la funzione respiratoria nelle persone con asma in quanto sono ricchi di vitamina C. I kiwi regolano la pressione sanguigna in quanto riducono la ritenzione di liquidi e il rischio di infarto. Diminuiscono il colesterolo grazie al loro contenuto di antiossidanti. Prevengono la formazione di coaguli in quanto sono ricchi di vitamina K. Diminuiscono il rischio di cancro al colon perché possiedono gli antiossidanti.

Quali sono i benefici dei datteri?

Fanno bene al cuore e danno problemi alla glicemia. Offrono il potassio che fa bene al nostro apparato cardiovascolare. Possiedono proprietà antiossidanti. I datteri contengono una buona quantità di carotenoidi, che svolgono un’attività antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. Vanno evitati da chi ha il diabete e deve stare attento alla glicemia. Gli zuccheri che possiedono fanno aumentare la glicemia.

I datteri fanno bene al colesterolo?

I datteri sono ricchi di magnesio, vitamine, fibre e potassio. Contengono una quantità di fibre, i beta glucani, tale da regolare i livelli di colesterolo. I betaglucani sono dei polisaccaridi indigeribili, ovvero degli zuccheri complessi presenti nelle pareti cellulari di funghi, lieviti, alghe, licheni e cereali, come avena, crusca e orzo. 3 grammi di betaglucani al giorno sarebbero in grado di ridurre i livelli di colesterolo del 5-8%.

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