La diocesi di Cefalù piange il prete della comunicazione moderna. Si è spento ad Alia Rosolino La Mendola. Vi era nato il 18 febbraio 1936. Dopo gli studi nel seminario di Cefalù era stato ordinato sacerdote dal vescovo Cagnoni l’1 luglio del 1962. Per tanti anni ha guidato la comunità della parrocchia di Sant’Anna di Alia. In diocesi era conosciuto da tutti per la sua voglia di vivere, nonostante la malattia lo avesse segnato da tempo, e per la sua apertura al mondo della comunicazione moderna. Presbitero proiettato verso i segni dei tempi si è calato nella realtà accompagnando la sua pastorale con i nuovi mezzi della comunicazione. Ha annunciato il Vangelo con la canzone e ha celebrato la vita con le immagini fotografiche mostrando agli uomini la bellezza della natura e la grandezza della vita. Alla scuola del prete cantante Giosy Cento, Rosolino La Mendola ha aperto le porte della chiesa all’annuncio evangelico fatto di musica, canzoni e parole che mirano subito al cuore. Per tanti anni ha accompagnato i giovani al Vangelo facendo loro scoprire quella notizia sempre nuova e fresca della Risurrezione fatta di sorriso e gentilezza. Prete del sorriso e della gentilezza, infatti, Rosolino amava confrontarsi con gli altri nel dialogo franco e aperto fatto di rispetto e silenzio. Fino a quando le forze lo hanno sostenuto ha viaggiato in Italia e nel mondo alla ricerca di Dio, della felicità e della vita che non conosce tramonto. Da alcuni anni si era fermato per lodare Dio dal letto della sua malattia che lo ha trasfigurato agli occhi di Cristo quale Servo buono e fedele degno di entrare in quel regno che ha celebrato e lodato fino alla fine dei suoi giorni.