Ecco le prime immagini che documentano il patrimonio comunale sconosciuto al Municipio di Cefalù. Ad inviarci le foto è stato un nostro lettore. A far conoscere l’immenso patrimonio comunale sconosciuto al Municipio è stato Giuseppe Abbate che ha ricostruito la vicenda con una lettera al nostro giornale. «Nessuno potrà per il futuro – scrive Abbate – permettersi di lasciare questi beni fuori dall’elenco del piano delle valorizzazioni e delle alienazioni la cui delibera è sottoposta ogni anno al Consiglio Comunale quale atto propedeutico al bilancio e questo patrimonio, piccolo o grande che sia il suo valore, diventerà risorsa disponibile di questa città. L’unico consiglio è quello di non indulgere oltre, dal momento che c’è chi sostiene che trattasi di beni usucapibili».
In dettaglio sii tratta di 23 particelle catastali fra cui fabbricati rurali, vigneti, uliveti, seminativi e boschi. In tutto 85mila metri quadri di terreno. Di questi quasi cinque ettari e mezzo risultano coltivati ad uliveto, un altro ettaro circa è denominato seminativo. Ci sono poi seimila metri quadrati di bosco e quasi mezzo ettaro di terreno incolto. Fra le particelle venute alla luce anche dei fabbricati rurali la cui superficie catastale ammonta a circa trecento metri quadrati. Un vero e proprio patrimonio del Municipio cefaludese che, secondo quanto sostiene chi lo ha scoperto, avrebbe potuto evitare il dissesto finanziario del comune normanno. In particolare colpiscono le diciotto particelle che si trovano nel foglio 13 del catasto. Sono tutte fra loro contigue e danno vita ad una grande proprietà di quasi otto ettari.