L’occupazione militare di Campofelice di Roccella (PA) nel quadro dell’Operazione Husky

Il 24 gennaio del 1943 si concludeva in Marocco, la Conferenza di Casablanca (1). In questa città, il Primo Ministro inglese Winston Churchill, il Presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt e il Capo delle Forze libere francesi, Generale Charles de Gaulle, programmarono l’intervento militare in Sicilia denominato in codice “Operazione Husky” (2). L’assalto cominciò all’alba del 10 luglio 1943 con lo sbarco delle truppe anglo-americane lungo le coste meridionali della Sicilia. L’occupazione dell’Isola avvenne gradatamente. Gli americani presero il capoluogo il 22 luglio, e avanzando in direzione di Messina, conquistarono man mano gli altri centri isolani. La città di Termini Imerese fu occupata il 23 luglio dai soldati della 45ª Divisione. Dopo la presa di Termini Imerese, nel pomeriggio dello stesso giorno, le truppe americane occuparono anche il piccolo centro di Campofelice di Roccella (PA). Chiediamo al Colonnello Mario Piraino, Storico Militare, quali furono le vicende che condussero gli americani all’occupazione del territorio campofelicese e il loro proseguimento alla volta di Messina.

«Il Territorio di Campofelice di Roccella, che negli anni della seconda guerra mondiale (1940 – 43) era un piccolo borgo agricolo di circa 3.000 anime, rientrava nel settore del XII C. A. ed era difeso dai reparti del 136° Reggimento, verso Messina, nell’area di competenza del XVI C. A. era schierata la XIX Brigata costiera, questi reparti erano, in parte costituiti da riservisti. Il giorno 21 luglio 1943 le principali forze italo-tedesche,in ritirata verso Messina, si attestavano sul nuovo fronte, sulla linea Cerda-Petralia-Gerbini-Primosole. Nel pomeriggio del 22 luglio 1943, dopo l’ultima ed unica resistenza di Palermo ad opera di alcuni reparti del 22 Reggimento artiglieria, che erano usciti all’alba dalla Caserma Tukory, un gruppo di combattimento della 2ª Divisione Corazzata americana, facendosi a fatica strada tra la folla di civili esultanti, raggiunge senza incontrare resistenza il Gen. Molinero (che si era già arreso ad un soldato dell’avanguardia), e lo conduce dal generale americano Geoffrey Keyes. Sono presenti tra gli altri un frate cappuccino (che fa da interprete) un gruppo di cineoperatori (combat film) ed il reporter di guerra americano, Endre Friedmann meglio noto come Robert Capa che immortala la scena con alcune foto poi pubblicate dalla rivista “Life” e divenute famose. Dopo la resa, senza onore, dei reparti dislocati nella Piazza di Palermo (“Difesa Porto N”, a cui, nel luglio 1943 era stato aggregato anche il 1º Gruppo da 100/17 del 25º Reggimento artiglieria “Assietta”), firmata dal Generale di Brigata Giuseppe Molinero il 22 luglio, il 23 luglio 1943 gli americani conquistano Termini Imerese e si dirigono in direzione di Messina sulla SS 113. Sul nuovo fronte, nella zona nord orientale della Sicilia, lungo tutta la fascia tirrenica fino a Messina, erano schierati, il già citato 136° ed il XII° C. A. italiano, costituito dagli 8 battaglioni di fanteria delle divisioni Aosta ed Assietta. Mentre le forze dell’Asse si andavano attestando in posizione difensiva per esercitare un’azione di frenaggio della progressione nemica, sulle linee avanzate del nuovo schieramento e sugli esistenti capisaldi, le truppe U. S. A. avanzavano con le colonne corazzate coperte dal fuoco delle artiglierie e dai bombardamenti e mitragliamenti a bassa quota delle forze aeree angloamericane. Dopo alcuni scontri avvenuti nei pressi della stazione di Cerda, sull’argine del fiume Torto ed in località Buonfornello, nei pressi dell’alveo del fiume Imera, il territorio di Campofelice di Roccella, viene occupato nel pomeriggio del 23 luglio 1943. Il 24 luglio la 45a divisione di fanteria americana conquista Cefalù. Il 25 luglio 1943 (mentre la radio annuncia le dimissioni di Mussolini che viene arrestato su ordine del re Vittorio Emanuele III e sostituito dal maresciallo Pietro Badoglio alla guida di un nuovo governo), gli opposti eserciti si fermavano sulla linea Cefalù-Nicosia-Agira-Monte Turcisi-Piana di Catania, e si preparavano alle imminenti decisive battaglie per la conquista della Sicilia. Tutta la Sicilia occidentale era già sotto il controllo alleato, e il gen. Patton poteva così rivolgersi a est verso il traguardo finale, Messina, lungo due direttrici, la strada costiera settentrionale SS 113 e la statale 120 (da Petralia a Randazzo), in questa attività sono impiegati il II° C. A. americano e tutta l’artiglieria disponibile».

(1) G. Longo “Le forze italiane in Sicilia il 10 luglio 1943/2”

(2) G. Longo “Le postazioni militari costiere siciliane nel quadro delle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale”

Si ringrazia per le indicazioni documentarie e iconografiche il Colonnello Mario Piraino, Storico Militare

Foto di copertina: da sinistra, Palermo 22 luglio 1943, il Generale Giuseppe Molinero e il Major General Geoffrey Keyes arrivano a Palazzo dei Normanni sede del Comando Militare italiano. Palermo 22 luglio 1943, il Generale Giuseppe Molinero e il Major General Geoffrey Keyes arrivano nel piazzale interno di Palazzo dei Normanni sede del Comando Militare italiano

Giuseppe Longo

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