Armiamoci e partite. La mia opinione sui nostri giovani cefaludesi e madoniti è molto semplice: secondo me hanno qualcosa in più di quello che appare ai nostri occhi, non sono i “mammoni” descritti dai grandi pensatori italiani. Il vero problema è che questo qualcosa in più non è mai indirizzato, mai guidato, mai valorizzato da chi ci deve guidare e spesso osteggiato anche da noi semplici cittadini ( siamo i famosi cani che ne mangiano e ne vogliono fare mangiare), ne è un esempio la storia sull’affidamento del “Bastione” (io sono per affidarlo ai privati … a Pizzillo, ai comunisti o ad altri….chiunque sia purchè si blocchi il degrado di un sito non solo storico ma che può diventare anche di attrazione turistica e di incremento di posti di lavoro). E quindi questo “qualcosa in più” va disperso.
Poveri noi cifalutani e madoniti , non siamo in grado, mai, di valorizzarci, stimarci, e sentirci parte di un territorio meraviglioso e pieno di prospettive per il futuro. Nessuno ha interesse, forse per mancanza di capacità, a farci diventare un territorio unito, stabile, serio. Sento parlare da chi dovrebbe guidarci che dobbiamo fare sacrifici e pagare tasse su tasse, che i Comuni sono indebitati, vedo una burocrazia e i burocrati che giorno dopo giorno richiedono sempre nuovi documenti fino a farci stancare e abbandonare l’idea ed il progetto che avevamo in mente, burocrati che hanno paura a mettere una firma. Non sento mai parlare di cambiamento di mentalità, di educazione, di un nuovo modello e metodo. Anche le nostre associazioni, il distretto turistico, le proloco, ecc. mai hanno dato impulso al nostro territorio e ai nostri giovani.
Tutti i sindaci delle Madonie credono o forse meglio parlano che il turismo sia la risorsa fondamentale per il nostro splendido territorio, ma sono sempre loro che lo mortificano con la loro politica cieca e per niente lungimirante. E poi noi madoniti siamo troppo campanilisti e di più lo sono i nostri sindaci. Nessuno vuole superare i campanilismi, manca la volontà si superarla e poi non consente a una miriade di politici e soggetti pubblici di spendere i pochi soldi a disposizione in sagre della salsiccia normanna o del fungo porcino invece che unire le risorse per un unico progetto che renda produttivo l’investimento. Ma quanti sindaci e quanti politici abbiamo ora che possono vedere una visione strategica del turismo ? Anche io ho le mie colpe, sprono i giovani e poi mi vedo come quel film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, che si intitolava “armiamoci e partite”. Vorrei anch’io partire con i giovani (anche per sentirmi ancora giovane) ma purtroppo manca il grande condottiero, la guida. Purtroppo “la pigrizia mentale” dei nostri amministratori fa vedere ai giovani la vita come fatica, stress e rischi da evitare. Si scontrano con un muro di gomma di fronte al quale stimoli, entusiasmi, urgenze, doveri, rimproveri rimbalzano. E’ un vivere passivo quello dei nostri giovani in balia del potente di turno … sperano ….. invece di ribellarsi.
Allora vi dico ribellatevi, datevi una smossa, fate vedere chi e che ci siete .. che il futuro lo volete gestire voi, perchè è vostro, perchè siete voi il futuro.
In bocca al lupo.
Giuseppe Farinella