«Potenziate l’ospedale di Petralia»: lo chiede il vescovo Marciante

«Volgo il mio pensiero ed esprimo la mia preoccupazione per le sorti dell’ospedale “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana che ho avuto la gioia di visitare all’inizio del mio ministero pastorale a Cefalù. Faccio un appello alle autorità competenti perché venga conservato e potenziato il presidio ospedaliero. Noi sappiamo che quando si vuol far morire una realtà, gli si tolgono a poco a poco gli alimenti: nel nostro caso si priva l’ospedale del personale necessario, e si invocano le leggi economiche finanziarie. Credo che prima del denaro vengono le persone». Lo ha detto il vescovo Giuseppe Marciante in occasione della sua prima visita pastorale a Petralia Sottana. «Porto solo qualche esempio: se, malauguratamente, un abitante delle Alte Madonie è colpito da un infarto, non fa ad arrivare in tempo in altro ospedale non solo per la distanza, ma anche per il cattivo stato delle vie di comunicazione, specialmente nel periodo invernale. Una donna che deve partorire rischia di far nascere la creatura che porta in grembo in autoambulanza senza l’assistenza necessaria al parto, e se il bambino nasce in situazione di pericolo, sicuramente rischia di non nascere vivo». Il Presule ha invocato con fiducia la protezione si San Calogero, il Bel Vecchio, «perché continui ad intercedere per noi e continui a darci i segni della sua protezione».

Nella foto il vescovo in visita fra i malati dell’ospedale di Petralia

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