Paura della congestione? Ecco quanto devi aspettare prima di un bagno a mare dopo pranzo!

E’ temuta da tutte le mamme, quando sono in vacanza al mare, perché può avere risvolti anche tragici. Stiamo parlando della congestione digestiva che ogni anno fa molte vittime in Italia e nel mondo. In questi giorni d’estate la domanda corre veloce da un spiaggia all’altra: quante ore bisogna aspettare dopo avere mangiato per fare il bagno? La tradizione vuole che si aspetti tre ore prima di immergersi in acqua dopo il pranzo. Vi spieghiamo tutto

Che cos’è la congestione?

La congestione è causata dal forte sbalzo termico a cui viene sottoposto l’organismo. Entrando in acqua fredda, infatti, quando ancora la digestione non è terminata, il sangue, impegnato nelle attività dell’apparato digerente, viene dirottato sugli altri organi per mantenere la temperatura costante e garantire la funzionalità dei muscoli. Questi processo genera uno squilibrio circolatorio e un blocco intestinale. In altre parole la congestione è un blocco digestivo. Dopo i pasti, infatti, per svolgere la funzione digestiva e i processi chimici che permettono la trasformazione del cibo ingerito, stomaco e intestino necessitano di molto ossigeno che viene loro trasportato in gran quantità attraverso il flusso sanguigno. Un improvviso cambiamento della temperatura può provocare una diminuzione della quantità di sangue che arriva all’addome causando il rallentamento, o il blocco, dei processi digestivi con la conseguente comparsa di malessere. La congestione digestiva è un disturbo tipico dell’estate e del caldo tanto che il Ministero della Salute, tra le possibili cause dell’ondata di calore, riporta proprio la congestione.

I sintomi della congestione digestiva

Compaiono in genere nell’arco di pochi minuti: mal di stomaco e bruciore, dolore addominale, senso di nausea se non addirittura vomito e gas intestinale. A questi si abbinano altri problemi: dolore al torace, sudorazione, vertigini, vista annebbiata, mal di testa, debolezza anche grave con senso di svenimento. Per questo fare il bagno al mare in piena digestione è un rischio grave in caso di congestione: perché può capitare di non riuscire più a nuotare e tornare a riva se ci si è allontanati troppo.

Quanto aspettare, dopo avere mangiato, prima di fare il bagno?

I tempi di digestione degli alimenti variano e aumentano in base al contenuto dei grassi negli alimenti. Diminuiscono, invece, quando il cibo viene masticato con cura, è adeguatamente cotto o ha una consistenza liquida. I tempi della digestione si allungano quando si consumano diverse categorie alimentari. E allora ecco qualche esempio anche se una stima sul tempo non è semplicissima. Diciamo che in condizioni normali i tempi di svuotamento gastrico possono essere più o meno i seguenti:

  • Tè, caffè (anche dolcificati) o frutta fresca spremuta richiedono 30-40 minuti
  • Se a queste bevande aggiungiamo dei biscotti secchi leggeri o magari delle fette biscottate passiamo a a 60 – 90 minuti.
  • Se invece aggiungiamo anche una fetta di torta, del pane o dei biscotti più elaborati, si arriva anche a 120 e più minuti.
  • Se mangiamo pasta bianca con un filo d’olio occorrono circa 120 minuti. Se la pasta è condita con ragù, vongole o soffritto ci vorranno minimo tre ore.
  • Se il pasto comprende anche carne, pesce o condimenti soffritti il tempo della digestione arriva anche a quattro ore. 

Questi tempi sono solo indicativi. A disturbarli, infatti, possono intervenire tante situazioni: età, ansia o agitazione, movimento fisico e problemi di salute al pancreas e/o alla colecisti. A questo punto se abbiamo fatto un pasto completo prima di fare il bagno è meglio riposare all’ombra in relax per facilitare i processi digestivi, invece di buttarsi subito in acqua o andare sotto il sole. 

Le regole per fare il bagno in sicurezza dopo mangiato

Per fare un bagno a mare in sicurezza, dopo mangiato, ci sono delle regole da osservare. Regole da non sottovalutare per evitare che il bagno si trasformi in tragedia.

  1. Entrare in acqua gradualmente. Il vero nemico del bagno in acqua è il freddo. Quando la differenza tra la temperatura del corpo e quella dell’acqua è molto alta, lo shock termico può portarti allo svenimento e a un potenziale annegamento. Evita questo rischio entrando in acqua gradualmente, dando tempo al tuo corpo di abituarsi.
  2. Consumare pasti leggeri. Per evitare problemi di digestione evita i pasti pesanti in spiaggia in modo da poter entrare in acqua senza remore e senza aspettare ore al sole. Il pasto impegna gli organi deputati alla digestione, che chiedono quindi un maggior apporto di sangue, a discapito della periferia del corpo e dell’apparato muscolare. Nonostante il nostro fisico sia in grado di far fronte a tutte queste necessità, meglio non impegnarlo in una lunga nuotata o in tuffi dagli scogli, specie se l’acqua è fredda.
  3. Non bere alcool. I dati dicono che l’ingestione di alcol aumenta il rischio di annegamento, proprio per l’effetto negativo che le bevande alcoliche hanno su riflessi e attenzione. Se non riesci a fare a meno di bere evitare di fare il bagno e smaltisci gli effetti del bere comodamente sotto l’ombrellone prima di entrare in acqua.
  4. Non bere prima del bagno bevande ghiacciate. Causano un forte sbalzo termico. Evitare anche docce troppo fredde o troppo calde subito dopo i pasti.
  5. Dosare le proprie forze. Uno stato psicofisico non ottimale può esporti a inutili rischi. Se non ti senti al meglio, non entrare in acqua. Quanto si entra in acqua è necessario essere consapevoli delle proprie capacità e mai spingersi oltre in sforzi eccessivi.
  6. Non fare il bagno da soli.  Una piccola difficoltà, infatti, potrebbe trasformarsi in qualcosa di più serio e pericoloso se non c’è qualcuno in grado di aiutarti. Porta sempre una persona in acqua con te che possa intervenire in caso ti sorprenda un crampo, uno spavento, uno svenimento o un trauma anche lieve.

 

 

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